Si è conclusa la 57esima edizione del Trofeo Bonfiglio. I campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa hanno visto trionfare la russa Olesya Pervushina contro Kaja Juvan (battuta 6-4 6-0 in finale) e il greco Stefanos Tsitsipas contro Ullses Blanch con il punteggio di 6-4 6-3.È calato il sipario sui campi del Tennis Club Milano “Alberto Bonacossa”, storica sede del Trofeo Bonfiglio, uno dei tornei junior più prestigiosi del panorama mondiale; un trampolino di lancio per molti passati, attuali e futuri top 10. Come ogni anno si sono visti ottimi match e giocatori di altissimo livello: qualche nome da segnare per il futuro c’è, a partire dalla semifinalista russa Anastasja Potapova, eliminata dalla Juvan, capace di incantare tutti. Ogni anno c’è sempre la stessa sensazione: entri al Tennis Club Milano e vedi giocare ragazzini che sono già giocatori, già professionisti, già tennisti. E se ogni anno pensiamo che, forse, qualche ricambio generazionale in Italia possa esserci, gli stranieri ci zittiscono subito. Dopo la seconda giornata di torneo, gli italiani in gioco erano già dimezzati. Tutto ciò senza calcolare un fattore importante come l’età. Tre delle quattro semifinaliste in gara erano classe 2000, ovvero under 16.
LA FAVOLA DI KAJA JUVAN SI CONCLUDE SUL PIU’ BELLO – La finale femminile si è giocata alle 12.30: in campo la russa Olesya Pervushina e la slovena Kaja Juvan. Non c’è stato il lieto fine nella favola della slovena, la cui avventura era partita dalle qualificazioni. Il primo set si è concluso con il punteggio di 6-4 per la russa. Inizialmente c’è stata lotta, la Juvan ha dimostrato di avere un gioco intelligente fatto anche di palle corte, peraltro utilizzate nei momenti importanti. Da parte sua, la russa (che si ispira a Maria Sharapova) ha fatto notare subito il suo gioco di potenza, che però le ha fatto commettere qualche errore di troppo. Fino al 4 pari, infatti, nessuna delle due è riuscita a prendere il controllo del match. Nel secondo set la partita si è delineata con chiarezza: la Pervushina si è dimostrata nettamente più solida e, dopo una risposta e uno schiaffo al volo sul match point, ha conquistato il Trofeo Bonfiglio con il punteggio finale di 6-4 6-0. Alla Pervushina sono bastati 52 minuti per diventare la settima russa a inserire il suo nome nell’albo d’oro. “E’ un risultato molto importante per me, questa è la mia prima vittoria in un torneo Grade A. Diventerò la numero 2 del ranking ITF. L’Italia è il mio paese preferito, è il terzo torneo che vinco da queste parti. Mi ispiro a Maria Sharapova, non solo per le origini, ma anche per il tipo di gioco. L’obiettivo che mi sono posta per il 2016 è vincere il Roland Garros junior o Wimbledon junior. Il mio sogno è riuscire a vincere più Slam possibili e diventare la numero uno al mondo” ha concluso la Pervushina.
LA GRECIA PUO’ ANCORA SOGNARE – La settimana milanese si è poi conclusa con la finale maschile: in campo Stefanos Tsitsipas, greco, contro Ullses Blanch, americano. Si pensava a un match equilibrato (n.2 contro n.5 del seeding), e in effetti il livello è stato altissimo. Tsitsipas ha aperto la partita con un ace, lanciando un messaggio chiaro in questa finale. Pur giocando più o meno ad armi pari, il greco nel complesso ha dimostrato di essere un po’ più giocatore, concedendo meno. Le statistiche parlano chiaro, Blanch ha commesso 16 errori non forzati contro i 5 del greco e questo è bastato per marcare la differenza. Dopo 1 ora e 4 minuti, Tsitsipas ha conquistato il suo primo titolo junior del 2016 (mentre si era già distinto a livello future) con il punteggio di 6-4 6-3. “Ricorderò a lungo questa vittoria. In questo periodo mi sto allenando alla Mouratoglou Tennis Academy, ho notato molti cambiamenti nel mio gioco, credo di essere migliorato. Devo ancora lavorare sulla parte fisica e nel servizio, non sempre mi sento sicuro. Mi ispiro a Roger Federer, vorrei giocare come lui, cerco di emularlo il più possibile. La grande difficoltà ora sarà giocare bene con continuità, questo è il mio obiettivo principale e credo sia anche il segreto per ottenere importanti risultati. Sto giocando al top in questo momento, questa vittoria mi aiuta tanto a livello di fiducia. Spero andare a Parigi a giocare il mio miglior tennis” ha detto il greco, di cui TennisBest si era già occupato qualche tempo fa.
LE PAROLE DI LEA PERICOLI – Ospite d’onore Lea Pericoli, che ha premiato le giovani promesse del 57° Trofeo Bonfiglio. “Io sono cresciuta al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, per me è un grande circolo. Qui io ho sofferto tanto allenandomi, ho tanti ricordi della mia epoca. Sono indimenticabili per me le partite giocate su questo campo da Fausto Gardini. È un tuffo nel passato che mi appaga molto. È molto bello vedere tanti giovani che si avvicinano e si appassionano al tennis. Vedendo questi campioni viene voglia di giocare. I ragazzi devono cercare di appassionarsi allo sport e cercare di emulare i campioni, poi i risultati arriveranno. Se non arriveranno, pazienza: lo sport insegna comunque molto”.
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