In due anni di test, le solette Noene hanno sempre ricevuto ringraziamenti dai nostri (molto variegati) tester. Ecco perché.Le abbiamo spesso definite magiche. Ci è parso un termine adeguato dopo che alcuni giocatori ci hanno inviato messaggi strappalacrime su come li avevamo aiutati a tornare a giocare semplicemente utilizzando queste solette. Sembrava un miracolo, ma non ci siamo accontentati e abbiamo continuato a testarle. In un anno, le abbiamo messe ai piedi di giocatori e coach professionisti, maestri e giocatori di club, giornalisti e commentatori tv. E al nostro direttore. Ecco i risultati.

Perché siamo fissati con i test dei prodotti. Ci piace prenderli, soppesarli, distribuirli a vari tester e verificare la loro qualità. Beh, difficilmente abbia provato un prodotto meglio delle solette Noene. Vero che partivamo scettici, increduli che una solettina di un millimetro di spessore potesse risolvere problemi muscolari o tendinei, ma le abbiamo volute davvero mettere alla prova in maniera tosta. In un annetto di prove, le abbiamo infilate nelle scarpe di giocatori professionisti, di coach come Barbara Rossi (che ne ha approfittato per farsene preparare un paio per… le scarpe col tacco, ma intanto ci ha detto: «Non soffro di particolari problemi, ma comunque mi affaticano meno in campo»), di giocatori di club («Ero fermo da giorni per un problema ai tendini. Ho infilato le solette e dopo una settimana sono tornati a giocare» Angelo Assumma, quarta categoria. «Da quando mi sono operato al crociato, ho sempre avuto timori e qualche fastidio muscolare. Ora non gioco più senza 'ste solette» Giacomo Picchi, quarta categoria). Abbiamo perfino obbligato a usarle il nostro direttore, anche lui reduce da un'operazione al legamento crociato del ginocchio: «Non ci credevo nemmeno un po'. Anzi, ero preoccupato dal doverne dare un giudizio anonimo, se non proprio negativo. Invece sono diventate compagne inseparabili, e non solo nelle scarpe da tennis» Il segreto? Il Noene, un materiale vibro-assorbente che elimina (al 98%…) i traumi da impatto col terreno e il tessuto Nexus che, grazie alle Onde Infrarosse Lontane, migliora la circolazione sanguigna. Perché queste solette non sono indicate solo per chi ha subìto un trauma o vuole evitare di subirlo. Ma anche chi è in perfetta forma può utilizzarle, come atto di prevenzione oppure per affaticare meno il corpo, le gambe in particolare. L'ultimo in ordine di tempo alle quali le abbiamo affidate è Stefano Meloccaro, giornalista di Sky Sport, specializzato soprattutto in tennis e avido giocatore, con qualche problema a muscoli e tendini. Ha provato anche le cure laser, ma i fastidi permangono. Gli abbiamo consegnato un paio di modelli differenti e lasciato un mesetto e mezzo di tempo per testarle. Continua a ringraziarci.

La gamma di prodotti Noene è piuttosto varia, per assecondare le esigenze di atleti di discipline differenti e con carichi di lavoro diversi per quantità e continuità. Tuttavia, vi sono due prodotti che si caratterizzano per qualità e utilizzo: la SP01 e la AC2. La soletta SP01, ultrasottile e leggera (un millimetro di spessore per 13 grammi di peso, sostanzialmente impercettibile) viene infilata sotto la soletta standard o il plantare specifico, che tanti tennisti (soprattutto i professionisti) già utilizzano. È concepita con materiale vibro-assorbente per eliminare le vibrazioni all'impatto, soprattutto sui terreni più duri (leggi campi hard court dove è vivamente consigliato l'utilizzo). Il rivestimento tecnico è traspirante e assorbente: sono lavabili a mano e la garanzia è estesa a 12 mesi. Il modello AC2 invece, è un plantare anti-shock (che quindi sostituisce la soletta della scarpa) con inserto in carbonio e arco rinforzato particolarmente indicato per chi ha problemi di pronazione. Oltre a eliminare gli shock da impatto, l’inserto in carbonio Kevlar, rinforza e sostiene l’arco plantare con un effetto defaticante. Ovviamente, potete utilizzarlo se non calzate già un plantare specifico.