Baghdatis si infortuna alla spalla e si ritira contro l’australiano, Cassius Jo fa fuori Haas in quattro set. La danese afalta la Peer…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Doveva essere il piatto forte del venerdì sera il match tra Lleyton Hewitt e Marcos Baghdatis, in una riedizione di quella partita epica di quasi cinque ore andata in scena due anni or sono. E invece Baghdatis soffre fin da subito di un problema alla spalla che lo limita pesantemente, mentre Hewitt è il solito gallo da combattimento. Risultato: 6-0 nel primo set in 21 minuti. Il cipriota chiede l’intervento del fisioterapista e sembra iniziare meglio il secondo parziale, ma è un’illusione; sul 3-2 per l’australiano, Baghdatis perde il servizio e decide di ritirarsi. Un vero peccato perchè il finalista del 2006 sembrava finalmente tornato in forma e invece viene tradito ancora una volta dal suo fragile fisico. Accede dunque agli ottavi di finale Hewitt che troverà sua maestà Federer. Precedenti inquietanti per “Rusty”, che con lo svizzero ha perso gli ultimi 14 scontri diretti.

 

Bella partita invece tra Jo-Wilfried Tsonga e Tommy Haas. Alla fine ha avuto la meglio il francese in quattro combattuti set. I primi due viaggiano sul filo dell’equilibrio e sono entrambi decisi da un solo break, il primo a favore di Tsonga (6-4), il secondo a favore di Haas (6-3). Il tedesco però inizia ad accusare problemi alla schiena, tanto da chiedere l’intervento del fisioterapista. Il calo di Haas è evidente, non riesce più a spingere con il diritto e cerca sempre di gestire lo scambio con smorzate e stop volley. Ma ad avere la meglio è l’esplosività del francese che si aggiudica nettamente la terza frazione per 6-1. Nel quarto set si ribaltano i ruoli, Haas è di nuovo in palla, mente è Tsonga a calare bruscamente. Il tedesco fa il break a metà set e si ritrova prima avanti 5-2 e poi va servire sul 5-3. A questo punto “Alì” si risveglia ed effettua uno spettacolare contro break. Haas cede il servizio a zero anche nel turno di battuta successivo ed è gioco facile per Tsonga andare a chiudere set e partita al primo match point. Tanti rimpianti per l’allievo di Bollettieri che se l’è giocata alla pari per quasi due ore con il numero 10 del mondo, che non è ancora tornato ai livelli del 2008 ma che resta difficilissimo da battere.

 

Per Tsonga negli ottavi di finale ci sarà Nicolas Almagro, che continua la sua corsa a fari spenti. Lo spagnolo si è sbarazzato in tre set del colombiano Falla ed obiettivamente non poteva chiedere di meglio ad un tabellone fin qui molto amico (nei primi due turni ha battuto, pur faticando sette camice, Malisse e Becker).

 

Nell’ultimo incontro serale sulla Rod Laver Arena si sono affrontate la testa di serie numero quattro, Caroline Wozniacki e l’israeliana Shaar Peer.

Primo set equilibrato, con un break per parte in avvio e una Peer molto concentrata e solida da fondo campo e una Wozniacki leggermente più fallosa del solito. La danese però cambia marcia nel momento giusto, breakka l’israeliana sul 4 pari e chiude la prima frazione per 6-4 senza troppi affanni. Il secondo set è un monologo della bella Caroline, a cui basta variare un po’ di più lo scambio per mandare in bambola una Peer che finisce per commettere una valanga di errori. In men che non si dica la Wozniacki vola sul 5-0 e va servire per il match. La Peer con un impeto di orgoglio si guadagna due palle break che però spreca malamente. La finalista degli Us Open non si fa pregare ulteriormente e vola agli ottavi di finale, dove incontrerà la cinese Na Li.

 

Risultati della sera:

Hewitt – Baghdatis 6-0 4-2 RITIRO

Tsonga – Haas 6-4 3-6 6-1 7-5

Almagro – Falla 6-4 6-3 6-4

 

Wozniacki – Peer 6-4 6-0

 

OTTAVI DI FINALE

Federer – Hewitt

Verdasco – Davydenko

Djokovic – Kubot

Tsonga – Almagro

Roddick – Gonzalez

Cilic – Del Potro

Murray – Inser

Karlovic – Nadal

 

S. Williams – Stosur

Zvonareva – Azarenka

Wozniacki – Li

Schiavone – V. Williams

Henin – Wickmayer

Petrova – Kuznetsova

Bondarenko – Zheng

Kirilenko – Safina

 

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