Il Gruppo Cattolico che ha cacciato Agnieszka Radwanska ha dimostrato di non capire il senso delle immagini della Body Issue di ESPN. E forse, a loro volta, sono caduti nel sessismo. 
Agnieszka Radwanska ha posato nuda per la Body Issue di ESPN Magazine

Di Riccardo Bisti – 24 luglio 2013

 
Sono bastate un paio di foto per scatenare la rivoluzione. In fondo, la Polonia resta il paese di Karol Wojtyla, l’indimenticato Papa Giovanni Paolo II. Un’organizzazione giovanile cattolica ha chiuso la partnership con Agnieszka Radwanska dopo che ha posato nuda per la Body Issue di ESPN Magazine. L’immagine-cult ritrae la Radwanska seduta su una sdraio a bordo di una piscina piena di palle da tennis. “E’ una vergogna: una persona che ha dichiarato il proprio amore per Gesù, adesso sta promuovendo la mentalità degli uomini che vedono la donna come un oggetto piuttosto che un figlio di Dio, degno di rispetto ed amore – ha detto un prete polacco al Telegraph – se un giorno dovesse incontrare un uomo che la ama veramente, con cui formare una famiglia, probabilmente dovrebbe nascondere queste foto”. Non siamo d’accordo. Naturalmente, l’organizzazione cattolica è libera di fare ciò che vuole con la Radwanska. Tuttavia, il sacerdote e tutti quelli che si sono arrabbiati, non hanno centrato il punto della questione. La logica con cui hanno interpretato le foto è fuorviante e un tantino sessista. Intendiamoci: la Body Issue di ESPN non è una mera messa in scena di atleti nudi. Non è Playboy e nemmeno Penthouse. La filosofia è un’altra: si mettono in mostra e si celebrano i corpi di quegli atleti che lavorano duramente per scolpirsi il loro fisico. La Radwanska non è stata proposta come un sex symbol, ma come un’atleta che lotta per rimanere in perfetta forma per restare competitiva nel tennis professionistico. La nudità in sé non ha sempre un valore sessuale, anzi. La stessa Radwanska potrebbe effettuare dei servizi fotografici con qualche indumento addosso, ma dalle allusioni sessuali ben più esplicite.
 
La Chiesa si è opposta alla nudità in una delle più importanti opere del passato. Dopo la morte di Michelangelo, è stato ordinato di coprire i genitali delle figure nude in dipinti come la “Creazione di Adamo”, commissionato direttamente dal Vaticano e che in origine mostrava Adamo completamente nudo. C’era forse qualche allusione sessuale? Tuttavia, il punto non è questo. Che differenza c’è tra queste foto della Radwanska (dove le parti intime non sono mostrate) ed altre in pose provocanti? Cosa le rende più scandalosa rispetto a qualsiasi altra opera d’arte religiosa in cui sono ritratti corpi nudi? La sensazione è che l’organizzazione religiosa non avrebbe reagito così se al posto della Radwanska ci fosse stato un maschio. Ok, John Isner (l’altro tennista ritratto nella Body Issue) viene dagli Stati Uniti, dove c’è un diverso senso del pudore. Ma se al suo posto ci fosse stato Jerzy Janowicz che sarebbe successo? Forse si sarebbero indignati, ma non avrebbero tirato in mezzo la sua eventuale vita familiare, cattolica. La Radwanska è stata presa di mira perché nuda, ma anche perché si tratta di una donna nuda. Il fatto che una donna sia nuda rende il quadro ancora più “impuro” per chi ha problemi sull’argomento. Intendiamoci: le foto di ESPN avrebbero potuto essere fatte meglio, in modo meno giocoso, e celebrare le sue capacità fisiche come è stato fatto per gli altri atleti. In fondo, Isner è stato immortalato sul campo da tennis, mentre lei ammiccava in piscina. Tuttavia, sarebbe opportuno discutere e apprezzare il corpo umano per quello che è, soprattutto quello degli atleti che si impegnano ogni giorno. Ed evitare di andare in crisi ogni volta che qualcuno mostra un po’ di pelle.
 
Da parte sua, la polacca si è detta piuttosto delusa. “Sono dispiaciuta e molto sorpresa per tutto quello che è successo dopo la pubblicazione di quelle foto – ha detto a Stanford, dove è impegnata per il locale torneo WTA – i Cattolici hanno reagito come se avessi posato per un giornale per soli uomini. Sono sorpresa perché non sapevano nemmeno che tipo di servizio fotografico fosse”. A suo dire, l’obiettivo di ESPN era di celebrare il corpo degli atleti e incoraggiare il lettore a un analogo stile di vita. Prima di scendere in campo (inizierà la campagna americana contro la nostra Francesca Schiavone), si è detta molto ottimista per la stagione sul cemento americano, ed in particolare per l’Open degli Stati Uniti. “Se ho vinto a Miami, posso fare altrettanto anche a New York”. Sul campo non avrà certo problemi di…decenza.