Sara Errani cede 6-3 7-5, e come da pronostico la prima giornata si chiude in parità, lasciando invariate le chance della vigilia. E purtroppo, se il doppio diverrà decisivo, l’assenza di Roberta Vinci diventerà davvero pesante. (Foto Antonio Costantini / FIT)– E’ finita come da pronostico: uno pari e palla al centro. La Giorgi aveva già compiuto una mezza impresa nel battere Kristina Mladenovic dopo essere stata sommersa nel primo set, non si poteva chiedere altrettanto a Sara Errani, battuta 6-3 7-5 da una giocatrice di grande talento come Caroline Garcia e certamente più a suo agio su un hard court indoor rispetto a Sarita. La quale, peraltro, a suo dire avrebbe perso un po’ di voglia di lottare sul campo, che particolarmente nel suo caso non è esattamente un dettaglio.
Per un set e mezzo (6-3 3-2 con break), la Errani è apparsa quasi tenera nei suoi estremi tentativi di difesa, soprattutto quando certe sue seconde palle non venivano nemmeno registrate da un compiacente radar elettronico. La Garcia non diventerà la numero uno del mondo come predisse un incauto tweet di Andy Murray ma ha un talento cristillino e sarebbe un vilipendio all'estetica tennistica non dovesse raggiungere quantomeno la top 10, dal numero 38 che occupa attualmente.
Tuttavia, è difficile che un match femminile fili via liscio, senza up and down. Il down, per la Garcia, è arrivato sotto forma di uno smash affossato a due dita dalla rete che ha restituito il break alla Errani, a metà del secondo set, proprio quando la francese sembrava stesse portando la barca in porto. Quando poi Sarita ha annullato un mini match point sul 4 pari, 30-40, con una volée smorzata che la metà delle due colleghe si sarebbe tirata sulle stringhe, si è cominciato a sperare che anche questo match potesse girare o quantomeno diventare una vera lotta. Perché se il gioco fosse diventato davvero duro, la testa della Errani avrebbe indubbiamente prevalso su quella della Garcia.
La Garcia invece, rincuorata da una Mauresmo che in panchina sembra un ultrà come era ai suoi tempi Yannick Noah, per una volta non si è disunita: ha provato a farsi riprendere commettendo un doppio fallo nell’ultimo game, ma poi ha chiuso con tre vincenti, lasciando a noi voyeur la sensazione che, su superfici dure che consentono poche variazioni, la Errani non sappia come fare il punto, se non facendo muro da dietro e pregando che l'altra sbagli.
La Francia mantiene dunque il suo 60% di favore nel pronostico, soprattutto in virtù del fatto che si dovesse arrivare al doppio decisivo, peserebbe la scelta della Vinci di andare da Cattelan al posto che al Velodrome di Marsiglia. Se la Giorgi può battere la Garcia (in un match peraltro molto aperto e dal quale si aspettiamo un certo spettacolo), la Errani deve sperare che la Mladenovic porti con sé le scorie di un match perso e le difficoltà di affrontare in due giorni, due giocatrici agli antipodi tecnici e tattici.
FED CUP WORLD GROUP – PRIMO TURNO
FRANCIA – ITALIA 1-1
Camila Giorgi (ITA) b. Kristina Mladenovic 1-6 6-4 6-1
Caroline Garcia (FRA) b. Sara Errani (ITA) 6-3 7-5
Kristina Mladenovic (FRA) v Sara Errani (ITA) ore 12
Caroline Garcia (FRA) v Camila Giorgi (ITA) a seguire
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