SERIE A1 DONNE – In attesa degli uomini, il TC Genova femminile centra la finale con la facile vittoria sul Castellazzo. “Non potevamo fallire”. In finale contro Prato: “Hanno un buon doppio e sono forti sul veloce”.

Di Riccardo Bisti – 22 novembre 2014

 
“Con una squadra del genere non si poteva mancare la finale. Siamo onesti: sarebbe stato un fallimento”. Di solito Marco Lubrano è molto diplomatico, ma dopo la netta vittoria contro il Castellazzo ha mostrato tutta la soddisfazione per un traguardo voluto da mesi, quando gli hanno regalato nientemeno che Karin Knapp. L’altoatesina adora le gare a squadre e lo ha mostrato anche nel 2014, vincendo tutte le sue partite, compresa quella della semifinale play-off contro Giulia Gatto Monticone. Il 6-3 7-6 finale, con tanto di setpoint annullato col brivido (nastro e riga esterna!) ha spedito il Tennis Club Genova in finale per il secondo anno di fila, sempre contro il Tennis Club Prato. Ma stavolta potranno giocare in casa, in un 105 Stadium che sarà tutto per loro. “Onestamente non abbiamo mai pensato di non farcela – dice Lubrano – tutte le ragazze sono arrivate con un giorno di anticipo, si sono allenate mattina e pomeriggio e hanno chiesto di fare partita per prendere il ritmo. Devo essere onesto: per perdere questa partita doveva andare tutto male. Certo, quando la Sassi è salita 2-0 sulla Balducci c’è stato il timore di andare 2-1, poi in doppio può succedere di tutto…però queste ragazze ci tengono davvero, Karin in primis. Avvertono un bel clima e sentono che il TC Genova è un club serio. I risultati lo dimostrano”. La partita contro Castellazzo non ha avuto storia, anche perchè le emiliane si sono presentate senza Ana Vrljic, schierando Govoni e Sassi come numero 2 e numero 3. “Sicuramente è stato meglio giocare contro Castellazzo, perchè Cagliari avrebbe potuto schierare la Matteucci come numero 3 e hanno un buon doppio come Floris-Giovine. Però dobbiamo guardare a noi stessi. Questa squadra era attrezzata per arrivare in finale. Poi in Serie A1 può succedere di tutto, tra infortuni e tornei individuali. Ma è un risultato che ci aspettavamo”.
 
IN FINALE CON PRATO
Molto contenta anche Giorgia Mortello, ex grande promessa che oggi è una bandiera del club genovese (e all’occorrenza gioca anche). Nel team che nel 1998 vinse il suo ultimo tricolore c’era la sorella Valentina. “Io invece vanto una finale e una semifinale. Ma non voglio vincere lo scudetto per imitare lei. Semplicemente ci tengo perchè sono ripartita dalla Serie C, praticamente da sola”. Una ripartenza che l’ha esaltata dopo una carriera giovanile molto brillante. Ha vinto diversi titoli italiani, è stata tra le top-40 a livello junior, poi però varie vicissitudini le hanno fatto interrompere l’attività internazionale circa 3 anni fa. Ma è un elemento fondamentale, il collante tra le ragazze e l’esperto capitan Lubrano. I prossimi 6-7 dicembre si troveranno di nuovo davanti il Tennis Club Prato. “Sono una squadra unita e compatta – dice la Mortello – se devo trovare i loro punti forti, direi il doppio e la superficie. Dentoni-Camerin giocano insieme da tanti anni, e questo potrebbe essere un punto a loro vantaggio. Giocare il doppio sul 2-1 e l’eventuale doppio di spareggio non sarebbe facile. Inoltre si trovano piuttosto bene sul veloce, mentre tra noi c’è qualche giocatrice che predilige la terra battuta. Insomma, sono una squadra forte e collaudata, mentre noi ci siamo formate soltanto lo scorso anno”. Con i singolari 1 e 3 già decisi (giocheranno Karin Knapp e Alice Balducci), il grande dubbio di Genova sarà la seconda singolarista: Alberta Brianti o Reka Luca Jani? “Credo che Marco aspetterà fino all’ultimo – continua la Mortello – saranno importanti i giorni di allenamento prima del match e le sensazioni che trasmetteranno. Forse, su un campo veloce, la Brianti potrebbe avere un tennis un filo più adatto”. Quello con Prato è ormai un “classico” della nostra Serie A1, anche perchè Lubrano è viareggino mentre Carla Mel è genovese, in un incrocio davvero curioso.
 
KNAPP, AMORE A PRIMA VISTA
Abbiamo chiesto a Lubrano se il fattore-esperienza potrà dare una mano alle sue giocatrici, magari evitando qualche errore commesso 12 mesi fa. “Sinceramente non credo che lo scorso anno siano stati commessi errori. Semplicemente abbiamo pagato l’infortunio della Brianti durante il match contro la Camerin. Era sempre stata avanti, e se non si fosse fatta male credo che avremmo avuto buone chance di farcela. Eravamo andati a Rovereto con 2-3 giorni d’anticipo per prepararci al meglio…forse era andato tutto troppo bene nel corso della stagione, e una giornata storta può sempre capitare. Purtroppo è capitato proprio in una finale. Alle ragazze non l’ho ancora detto, ma chiederò a tutte di venire con qualche giorno d’anticipo”. Grande gioia anche per Karin Knapp, che adora le gare a squadre. “E’ il primo anno che sono a Genova, ma non ho avuto il minimo problema di inserimento – ci ha detto – conosco le ragazze da tempo, andiamo tutte molto d’accordo e ci aiutiamo sia dentro che fuori dal campo. Si è creato un gruppo bellissimo e siamo contente di aver centrato la finale”. Come contro la Floris a Cagliari, l’azzurra ha avuto qualche problema per chiudere contro la Gatto Monticone. “E’ stata una partita un po’ particolare. Non ho avuto grossi problemi fino al 6-3 4-1, poi sono calata un po’ fisicamente e per poco non perdevo il set. Lei ha un tennis più adatto al cemento, ma può ancora migliorare”. E tu, Karin? “Difficile dire dove potrò arrivare l’anno prossimo. Sto facendo una preparazione molto intensa, ho cambiato molte cose e sono particolarmente carica. E magari vincere lo scudetto mi caricherà ancora di più”. L’appuntamento è ormai fissato: 6 dicembre, ore 15.30, 105 Stadium di Genova. Il tricolore è lì, a portata di mano.
 
SALVEZZA TRA VINO E CALDARROSTE
Domenica si giocherà un altro match femminile, il Play-Out tra Circolo Tennis Albinea e Tennis Club Parioli. Leggermente favorite le emiliane perchè hanno dalla loro il pesantissimo fattore campo. Si giocherà su un campo molto veloce, tra i più rapidi d’Italia, dove Gabba, Remondina e Palmigiano partono favorite. Roberto Meneschincheri, capitano delle biancoverdi, è consapevole delle difficoltà e ha anticipato di un giorno la partenza per Albinea. In casa romana dovrebbero giocare Shamayko, Caregaro, Di Giuseppe e Lombardo. “Quest’anno ci è mancata un po’ di buona sorte, tra infortuni e partite in trasferta. Ma questa è una squadra giovane che potrà darci grandi soddisfazioni in futuro”. Ad Albinea si sono preparati ed accoglieranno il Parioli in un clima di festa tra vino e caldarroste portate dalla Pro Loco del posto. La Serie A1 è anche questo.
 
SERIE A1 DONNE
SEMIFINALE SCUDETTO

Tennis Club Genova – Castellazzo Tennis Club 4-0
Knapp (Genova) b. Gatto-Monticone (Castellazzo) 63 76(2)
Brianti (Genova) b. Govoni (Castellazzo) 61 60
Balducci (Genova) b. Sassi (Castellazzo) 63 64
Doppio non disputato
 
SPAREGGIO SALVEZZA

Circolo Tennis Albinea – Tennis Club Parioli