Pessima notizia per gli appassionati: dal 2017, i tornei maschili e femminili non saranno più visibili su un’unica piattaforma streaming. Tennis TV offrirà il solo circuito ATP (aumentando il numero dei match), mentre la WTA inaugurerà una piattaforma autonoma. Nel complesso l’offerta sarà ancora più ricca, ma i portafogli piangono: per vedere tutto bisognerà pagare di più.

. Poche ore dopo la pubblicazione della nostra ultima rubrica TV, in cui spiegavamo che a ottobre sarebbe tornata la possibilità di sottoscrivere abbonamenti annuali a Tennis TV, lo staff dello streaming ufficiale ATP-WTA ha svelato gli altarini per la prossima stagione. La notizia peggiore, per gli appassionati, è la separazione tra circuito ATP e circuito WTA. Tennis TV, in collaborazione con ATP Media, si limiterà a offrire il solo circuito maschile. Da parte sua, la WTA offrirà un pacchetto autonomo che sarà svelato a breve. La notizia è stata data con una certa delicatezza, ponendo l’accento sulle migliorie tecnologiche, ma gli utenti hanno subito capito che sarà un problema, soprattutto per i loro portafogli. La ragione del malumore è semplice: per vedere uomini e donne bisognerà sottoscrivere due abbonamenti separati dopo che per anni sono stati offerti in un unico pacchetto. I prezzi non sono ancora stati rivelati (salvo una generica promessa di “non aumento” da parte di ATP Media), ma pare evidente che per avere la stessa offerta di prima bisognerà spendere di più. “Il nuovo prodotto sarà caratterizzato esclusivamente dai tornei ATP. Gli eventi WTA saranno confezionati separatamente dal circuito WTA” recita il comunicato. Mark Webster, amministratore delegato di ATP Media, ha detto: “Sarà un significativo passo in avanti per mostrare il circuito ATP in modo nuovo e significativo al nostro pubblico. Per ATP Media è importante portare l’offerta digitale a un livello successivo per capitalizzare le ultime tendenze di visualizzazione dello streaming”. Come vi avevamo anticipato ieri, le novità principali riguarderanno le differite: non saranno più disponibili i soli match dell’ultima settimana, ma ci sarà un archivio completo. Oltre ad Android e iOS, il nuovo servizio sarà disponibile su Apple TV, Roku, Amazon Fire e Chromecast. A breve arriveranno addirittura le APP per Playstation e Xbox 360. La gente non l’ha presa bene, al punto che hanno dovuto organizzazione in fretta e furia una rapida lista di “domande frequenti” da cui sono emerse ulteriori (poche) novità.

Il circuito ATP avrà un’offerta migliore. Saranno proposti TUTTI i 63 tornei in programma. I Masters 1000 offriranno tutti gli incontri del tabellone principale, sia di singolare che di doppio. Per gli ATP 500 ci sarà la produzione anche sui campi secondari, ed è previsto un incremento della copertura anche degli ATP 250.

L’ATP prenderà contatto con i vecchi sottoscrittori, tenendo conto di quello che hanno già pagato e dei prezzi che entreranno in vigore ad ottobre. In altre parole, sarà offerta una compensazione per convincerli a tenere attivo l’abbonamento.

Argomento WTA: a quanto pare, è stata l’associazione giocatrici a optare per un pacchetto streaming autonomo e separato. Non appena sarà disponibile, anche loro forniranno i dettagli della nuova offerta. Nei tornei combined, molto semplicemente, Tennis TV limiterà la trasmissione agli incontri maschili. Tutte le informazioni sulle donne arriveranno a breve sul sito WTA.

Il vecchio servizio andrà avanti fino a tutto il 2016: i vecchi e i nuovi sottoscrittori di Tennis TV avranno anche la copertura degli ultimi tornei WTA dell’anno, comprese le WTA Finals di Singapore e il WTA Elite Trophy di Zhuhai.

Il nuovo prodotto ATP sarà lanciato a dicembre.

In definitiva, lo streaming è diventato un business molto importante per il tennis professionistico e le due associazioni hanno deciso di capitalizzarlo il più possibile. Ci rimetterà il pubblico, anche se gli appassionati di un singolo circuito potrebbero anche essere soddisfatti: chi vuole seguire solo gli uomini avrà un’offerta ancora più ricca e pagherà soltanto per quella (e viceversa). Al netto di questo, pare chiaro che si tratta di una brutta notizia, al punto che molti vecchi abbonati hanno già promesso disdetta. Ma è la dura legge del business.