Da lunedì con l’uscita di Stefanos Tsitsipas per la prima volta non ci sarà neppure un tennista che gioca il rovescio a una mano fra i primi 10 del mondo. I motivi sono sia ‘sociali’ sia tecnici, la speranza è che ci siano nuovi talenti capaci di invertire la tendenza
Lunedì 19 febbraio Stefanos Tsitsipas uscirà dai top 10. Poco male per me che non lo amo molto, ma questo farà sì che per la prima volta nella storia dell’Atp non ci sarà nei primi dieci un giocatore col rovescio ad una mano.
E’ una curiosità ma credo sia dovuta a due motivi. Il primo è che si comincia a giocare molto prima che nel passato, quando cominciavi a 10 anni perché i pediatri sostenevano che il tennis faceva male alla schiena. Il secondo, più tecnico, è il rimbalzo della palla sulle nuove superfici, molto più alto che in passato; la palla bassa rende molto più difficile il rovescio bimane, e ci voleva un fenomeno come Borg per vincere Wimbledon sull’erba di allora, molto più veloce di questa; e spesso Bjorn si salvava con la sua immensa classe e voglia di vincere nei primi turni, quando l’erba era più folta. I tempi cambiano, e questo è solo un dato statistico. Comunque, poiché io sono troppo vecchio per rientrare e colmare la lacuna, mi auguro di cuore sia Lorenzo Musetti a farlo.