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Da Garbine Muguruza (nata nel 1993) a Flavia Pennetta (classe 1982), le WTA Finals hanno un'età media piuttosto alta. E manca la 34enne Serena Williams, la cui presenza avrebbe ulteriormente alzato la cifra (il suo posto è stato preso da Lucie Safarova, sei anni più giovane di lei). Insomma, il presunto “invecchiamento” del tennis non colpisce soltanto gli uomini, ma è un fenomeno sempre più evidente anche in campo femminile, per quanto ci siano alcune giovani interessanti. A parte Madison Keys, tuttavia, nessuna ha ancora dato l'impressione di poter vincere uno Slam. Anche Belinda Bencic, al momento di fare qualcosa di grande dopo il successo a Toronto, ha mostrato tutti i suoi 18 anni. I numeri dicono che una teenager non vince uno Slam dallo Us Open 2006, quando una 19enne Maria Sharapova batté in finale Justine Henin. Per trovare una giovanissima vincere negli altri Major, bisogna andare ancora più in là. A Wimbledon troviamo di nuovo il nome della Sharapova: ancora minorenne, vinse su Serena Williams nel 2004 e si prese la prima pagina della Gazzetta dello Sport, in un periodo in cui il tennis non ci finiva così spesso. In Australia, l'ultima teenager a vincere è stata Martina Hingis nel 1999 in finale su Amelie Mauresmo. Il Major più severo con le ragazzine è il Roland Garros: l'ultimo baby-successo è quello di Iva Majoli, vincitrice nel 1997. Curiosamente, dal 1987 al 1992, Parigi aveva incoronato per sei anni di fila una Under 20. Le difficoltà negli Slam si rispecchiano nella classifica WTA: l'ultima teenager a guidare il ranking è stata Martina Hingis, anche se nel 2010 Caroline Wozniacki era salita in vetta a 20 anni di età. Ma c'era un vuoto di potere…
Potrebbe essere solo una questione di fasi. In campo maschile, gli ultimi 40 Slam hanno visto il clamoroso dominio di tre giocatori, peraltro non più giovanissimi. Al contrario, negli anni 80 capitava spesso che un teenager vincesse uno Slam. E' capitato a ben quattro giocatori: Mats Wilander, Stefan Edberg, Boris Becker e Michael Chang. Da allora, per i giovani è diventato tutto molto più complicato. Non è un caso che l'ultimo sia stato un certo Rafael Nadal, campione al Roland Garros 2005. Ma come si è verificato il progressivo invecchiamento del tennis? Soffermandoci sul tennis femminile, proviamo a individuare alcune ragioni.
IL GIOCO E' SEMPRE PIU' FISICO
Insieme ala tecnologia, è cresciuta la potenza. Le giovani giocatrici non hanno ancora la muscolatura sviluppata per contrastare la forza delle più "anziane". Serena Williams è l'esempio, Roberta Vinci l'eccezione che conferma la regola. Ma anche lei tira forte, eccome.
PIU' SOLDI UGUALE PIU' CONCORRENZA
Il tennis è uno sport molto remunerativo, specie se arrivi ad alti livelli. Normale che tante giovani decidano di provarci. Con la preparazione atletica giunta ai massimi livelli, è sempre più difficile emergere. Tante avversarie, meno posti a disposizione.
I COSTI SONO SEMPRE PIU' ALTI
Per le giovani tenniste è ancora più complicato. I costi rendono molto difficile l'accesso al grande tennis, soprattutto per una ragazza. Mentre un uomo può anche provare a girare da solo, ridurre i costi condividendo le stanze d'albergo, per una ragazza non è così automatico. E' necessario che sia seguita da un coach o almeno da un membro della famiglia, il che può anche raddoppiare i costi. Risultato? tante ragazze abbandonano il professionismo ancora prima di arrivarci.
LA VECCHIA NORMA CAPRIATI E' DIVENTATA UN PROBLEMA
Nel 1995, per arginare l'arrivo di ragazzine troppo giovani, la WTA ha inserito alcune limitazioni in base all'età. Negli anni ci sono state alcune modifiche, ma il principio resta intatto. Una ragazzina di 14 anni può giocare un massimo di otto tornei, che diventano dieci l'anno dopo. A questi si possono aggiungere le eventuali WTA Finals e i match di Fed Cup. I tornei giocabili crescono fino al compimento della maggiore età. Quando una ragazza compie 18 anni non ci sono più limiti.
In campo maschile, l'invecchiamento del circuito non ha creato grossi problemi, anzi. Tra le donne potrebbe essere un problema a livello commerciale, ma nel complesso è meglio così: si sono quasi azzerati i fenomeni di ritiro precoce, come ad esempio Jennifer Capriati, che poi ebbe la forza di tornare più brava di prima. In questo momento è difficile ipotizzare una teenager competitiva per vincere uno Slam. Brava sì, ma non così forte. A meno che Belinda Bencic non esploda definitivamente nel 2016….