Dolorosa scomparsa ai Championships: si è spento a 89 anni Alan Little, vera e propria memoria storica di Wimbledon. 40 anni fa aveva contribuito alla creazione della mitica biblioteca di Wimbledon, ha scritto 35 libri ed è stato nominato Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico.

Per noi di Tennis Italiano, è una perdita particolarmente dolorosa. Si è spento Alan Little MBE, 89 anni, bibliotecario di Wimbledon. Chi segue la nostra rivista, la più antica al mondo, sa bene che la raccolta di Tennis Italiano viene gelosamente custodito nella biblioteca tennistica più prestigiosa al mondo. Con i suoi 88 anni di storia, il Tennis Italiano rappresenta una fonte che abbatte ogni barriera linguistica. Con la scomparsa di Little MBE, la biblioteca londinese non sarà più la stessa. Ex giocatore di tennis e di ping pong, ha messo piede per la prima volta ai Championships nel 1946, prima edizione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Soltanto il servizio militare gli impedì di presenziare l'anno dopo, ma dal 1948 non ha mai mancato una sola edizione. C'era anche quest'anno, ad applaudire l'ottavo successo di Roger Federer. Il suo impiego a Church Road è stato naturale: collezionista di libri sin da bambino, rapidamente è diventato anche scrittore. Negli anni 60 ha scritto e persino diretto la rivista “Lawn Tennis and Badminton Magazine”. Nel 1967, proprio cinquant'anni fa, scrisse un articolo in cui suggeriva l'apertura di un museo e di una biblioteca a Wimbledon. Il sogno del Museo di sarebbe avverato dieci anni dopo, nel 1977. Un anno prima, il Comitato Museale aveva bisogno di 20 titoli da esporre nella vetrina del Vittoriano.

UN LAVORO STRAORDINARIO
Fu Tom Todd, uno dei fondatori del museo, a suggerire che fosse proprio Alan la persona giusta a cui chiedere. Da lì, la strada verso la nascita della biblioteca sarebbe stata in discesa. Ted Avory gli chiese di prendere in considerazione la possibilità di inserire una biblioteca all'interno del museo. E così, nel 1977, nacque la Kenneth Ritchie Wimbledon Library. Alan fu immediatamente nominato bibliotecario onorario. Una volta raggiunta la pensione ha iniziato a frequentare la biblioteca con cadenza bisettimanale: da allora, ha sviluppato la collezione fino a raggiungere circa 6.000 titoli. Inoltre ha effettuato un mucchio di ricerche e ha scritto ben 35 libri, tra cui il leggendario Wimbledon Compendium, da lui compilato per 27 anni. L'All England Club si è rapidamente accorto della sua dedizione alla causa e nel 1985 lo ha nominato socio onorario. Nel 2014 fu onorato di un MBE (ovvero, fu nominato Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico, una delle maggiori onoreficenze della Gran Bretagna) per i servizi dedicati al tennis. Come se non bastasse, proprio quest'anno lo hanno omaggiato con il Distingued Service Award. L'occasione è stata il quarantennale dall'apertura della biblioteca. Era un'enciclopedia vivente, memoria storica dei Championships. Sarà molto dura rimpiazzarlo.