Le solette Noene sono il miglior accessorio dell’anno per la nostra équipe di tester: Stanno diventando indispensabili, in campo come nelle fasi di allenamento atletico.
Spesso si tende a sottovalutare l’importanza degli accessori nel tennis. Invece, per ottimizzare la propria performance, non basta limitarsi al minimo indispensabile, quindi avere racchetta, corde, scarpe e palle in buone condizioni. Serve anche altro. Piccoli dettagli che possono fare la differenza (perché praticamente tutti fanno attenzione a racchetta, corde, scarpe e palle, seppur sulle corde c’è ancora una certa confusione e il cambio palle arriva ancora troppo tardi, con conseguenti problemi al braccio).
E’ dunque fondamentale che tutto sia progettato alla perfezione: l’overgrip che tiene ancora bene la presa, l’integratore per il recupero fisico, eventuali medicali per problemi fisici, il polsino anti-sudore, cappellino contro il sole, l’antivibrante sulle corde, eccetera eccetera. Tuttavia, fra tutti questi accessori, le solette Noene sono quelle che ci hanno impressionato di più. Perché scovare un buon overgrip, un buon cappellino o l’integratore che ci piace di più, è abbastanza semplice, mentre in pochi pensano quanti problemi possono causare degli appoggi poco corretti, oggi che tanti abbinano al tennis una sana preparazione legata al running. E se gli altri accessori aiutano ma non sono sempre decisivi, le solette Noene risolvono realmente problemi muscolari e tendinei, facendo sentire le gambe meno stanche e favorendo il recupero. Il tutto, dopo averle fatte testare da decine di appassionati di diverso livello, età e fisico. In pochi casi non si è avvertita differenza, in pochi altri solo un minor affaticamento, nella maggioranza, un vero e proprio miglior comfort fisico. E, soprattutto e si gioca tanto e si è superato gli -anta, è un gran bel vantaggio.
Ecco di seguito, un riassunto di alcuni dei pareri più interessanti dei nostri tester durante la stagione 2015, tra maestri di tennis, agonisti, giocatori over e principianti.
Paolo, 40 anni, classifica 4.2
Al principio mi chiedevo: ma che me ne faccio? Fisicamente mi sento un toro, quando gioco a tennis e quando mi smazzo le mie due maratone annuali. Dire che è cambiato chissà cosa, sarebbe esagerato, però (sarà magari un’illusione) ma sento le gambe meno stanche.
Francesca, 24 anni, tennista da otto mesi
Giocavo da ragazzina, nemmeno troppo male: bell’impostazione e molta pigrizia. Tranne a tavola. Per questo mi hanno detto che avendo qualche chiletto di troppo, è meglio provvedere con qualche accorgimento perché tendini e muscoli non soffrano troppo: il mio maestro mi ha confermato che le Noene funzionano e quindi… eccole ai miei piedi.
Mauro, classifica NC, 63 anni
Ho sempre sofferto di dolori muscolari e tendinei e devo dire che l’uso continuo di queste solette aiuta. O meglio, se le tolgo il problema peggiora. I miracoli son difficili, ma già il fatto che aiuta vale la spesa.
Francesco, 40 anni, classifica NC
Mi capitava di finire, soprattutto le sessioni di running, con un certo affaticamento alle gambe, che spesso risolvevo con un massaggio fisioterapico il giorno dopo. Ora devo dire che, dopo un buon mesetto di utilizzo di queste solette, le cose vanno decisamente meglio e ho dimezzato le visite (e i costi) del fisioterapista).
Paola, 44 anni, maestra di tennis
Sto in campo otto ore al giorno, sabato compreso e mi piace ancora scambiare con le mie allieve. Anche quelle dell’agonistica. Quindi a livello muscolare qualche piccolo fastidio c’è sempre: da quando uso queste solette mi sembra di star meglio, ho le gambe meno affaticate: nel mio lavoro la componente fisica è fondamentale. Se mi faccio male, guadagno meno e quindi faccio attenzione a tutto ciò che mi aiuta a stare in forma.
Gianluca, 48 anni, maestro FIT
Sono sempre stato attentissimo alla condizione fisica. Mi alleno in palestra, stretching prima e dopo le lezioni, fisioterapia di tanto in tanto: io col fisico ci lavoro e se salta quello, perdo il lavoro! Per questo ‘ste solette le ho infilate nelle scarpe e non le tolgo più. Fisicamente sto bene ma 1. prevenire è meglio che curare, dicevano e 2. ridurre l’affaticamento muscolare è fondamentale per chi arriva a fare 45 ore di lezioni alla settimana, di cui tre quarti con dei giocatori agonisti.
Carlo, 39 anni, classifica 3.2
Ero scettico. Anzi, pensavo che infilarmi qualcosa di diverso nella scarpa mi avrebbe dato fastidio, perché curo molto i particolari. Invece, trovata la giusta misura, non si avvertono differenze di comfort e invece ne giova decisamente il tuo fisico. Capita spesso di avere un affaticamento muscolare o un problemino ai tendini: in tre mesi che la utilizzo, niente di tutto questo. Coincidenza? Mah…
Fabrizio, classifica NC, 36 anni
Le ho provate con entusiasmo, letto altre recensioni, perché i tendini soffrono spesso, giocando la gran parte dei match su superfici dure. E difatti sento che le cose vanno decisamente meglio. Magari è anche suggestione, ma finché funziona…