Nonostante la vittoria di un giocatore di secondo piano (Sam Querrey), gli organizzatori del torneo di Acapulco sono molto soddisfatti: “Djokovic si è trovato bene, a Wimbledon parleremo di nuovo col suo entourage”. Nel 2018 si festeggeranno i 25 anni: il direttore Raul Zurutuza sa bene chi potrebbe essere la ciliegina sulla torta….

Raul Zurutuza sperava di mettere un nome più importante nell'albo d'oro. L'ideale sarebbe stato Novak Djokovic, o magari Rafael Nadal. Al limite, un altro dei top-10 presenti all'Abierto Mexicano Telcel. Invece, il direttore del torneo di Acapulco si deve accontentare di Sam Querrey. Ma non molla e rilancia, forte di un video inviato dallo stesso Djokovic, in cui il serbo ringrazia il pubblico e l'organizzazione, peraltro menzionando la possibilità di tornare l'anno prossimo. Nella conferenza stampa post-torneo, Zurutuza ha detto che le trattative con Nole non sono ancora iniziate. “Abbiamo soltanto provato a trattarlo nel miglior modo possibile, in modo che abbia voglia di tornare. Quando c'è stata la possibilità di prendere contatto con lui, siamo stati molto rispettosi dei protocolli. La trattativa è stata portata avanti con il suo manager, senza parlare del futuro. Ci siamo impegnati per farlo sentire a casa, lui ha rispettato ogni obbligo ed è andato via molto contento. Ci sarà una riunione con il suo team, contiamo di effettuarla a Wimbledon. Solo allora potremo capire se Djokovic tornerà ad Acapulco”. L'edizione appena terminata ha comunque segnato un deciso sorpasso su Dubai, almeno in termini di parco giocatori. Acapulco aveva sei top-10 (cinque, considerando il forfait all'ultimo di Milos Raonic), mentre negli Emirati c'erano i “soli” Murray, Federer e Wawrinka.

SOGNO FEDERER
Tuttavia, chi si ferma è perduto. Zurutuza lo sa bene e ha già iniziato a lavorare per un altro gran colpo: il sogno-obiettivo sarà portare Roger Federer in Messico, modo migliore per festeggiare i 25 anni del torneo. “Ogni volta inizia la pianificazione, Federer è in cima ai nostri desideri – dice Zurutuza – abbiamo fatto tutte le mosse del caso, le faremo ancora e qualunque cosa deciderà per noi andrà bene. Però abbiamo bisogno di celebrare nel modo migliore i 25 anni del torneo. Vogliamo fare un festeggiamento unico: se Federer sarà con noi andrà benissimo, sennò non succederà niente”. Per avere Federer, il problema è il suo legame con Dubai, dove possiede una casa e trascorre molto tempo. Tuttavia, la vicinanza geografica e in calendario con Indian Wells potrebbero dare una mano ai messicani. Zurutuza farà tutto il possibile. Sull'edizione appena conclusa, ha sottolineato che c'è stato il miglior tabellone di sempre e con straordinari dati di biglietteria. I tagliandi sono terminati appena è stata ufficializzata la presenza di Djokovic. “E' stata una grande settimana, abbiamo rispettato ogni aspettativa. L'arrivo di Djokovic ha dato maggior risalto a un tabellone già molto competitivo. I biglietti erano esauriti già a gennaio e non succedeva da anni. Inoltre l'evento è stato trasmesso in 75 paesi”. E chissà che il sogno di organizzare un Masters 1000 non possa prendere forma, anno dopo anno…