Il serbo concede tre giochi anche a Ferrer (6-2 6-1) e si dimostra già in gran forma. Nella finalina per il 3° posto Nadal supera Federer…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Se il buongiorno si vede dal mattino… per gli avversari di Novak Djokovic si prospetta un 2012 tutto in salita. E' vero che Abu Dhabi è solo uno showdown, ma i tre giochi lasciati – ieri a Federer ed oggi a Ferrer in finale – sono lì a dimostrare che il numero uno, anche quando i giocatori sono ancora in in fase di rodaggio, è sempre lui.

 

Nel primo gioco della finalissima, Djokovic chiarisce subito le sue intenzioni: il serbo tiene il servizio a zero, con Ferrer che non tocca quasi palla. Operato il break già nel secondo game, per il serbo il set è tutto in discesa. Nole concede la media di un punto in ogni turno di battuta, mentre Ferru arranca per limiatare i danni. Salvato il break-ball del possibile 1-5, lo spagnolo cede la prima frazione nel successivo turno di servizio. 6-2 in 33 minuti per Nole, con il pallino del gioco saldamente nelle mani del leader mondiale.

 

Primo gioco della seconda partita e primo passaggio a vuoto del serbo: Ferru si conquista due palle break, ma Djokovic non si scompone. Persa l'occasione, comunque per merito dell'avversario, Ferrer cede la successiva battuta: lo spagnolo risale con grinta da 0-40, ma incappa in due gratuiti che permettono al serbo di volare via anche nel secondo parziale. Djokovic non rischia più, anzi piazza un nuovo break (sesto gioco) per il 6-2 6-1 definitivo.

 

Per Nole ora quindici giorni senza tornei (salvo wild-cards dell'ultimo momento), ma certamente di duro allenamento, in vista della difesa del titolo agli Austalian Open. Il rientro ufficiale di Ferrer nel circuito avverrà invece tra sette giorni in Nuova Zelanda – nell'Heineken Open di Auckland – dove l'iberico è il campione in carica.

 

Poco prima della finalissima si era disputata la “finalina” per il terzo posto tra Roger Federer e Rafael Nadal. Lo svizzero e il maiorchino, apparsi ben lontani da una condizione quanto meno accettabile, erano chiamati ad una prova d'orgoglio. C'è stata partita – e a tratti spettacolo – solo nel secondo set, perchè nella prima frazione Federer non ha saputo offrire nulla di meglio rispetto a quanto visto ieri contro Djokovic.

 

Il primo parziale dura infatti solo 27 minuti: Rafa strappa due volte la battuta all'avversario (secondo e sesto gioco), senza concedere break-balls e senza che l'elvetico riesca mai a raggiungere i vantaggi. Nadal scappa via subito anche nella seconda partita (2-1 e servizio), ma subisce l'immediato contro-break. Dal 2-2 i due grandi rivali si ritrovano 5-5: l'undicesimo game, il più lungo del match (quasi sei minuti), risulta essere quello decisivo. Dopo aver subito un tweener, che – seppur non vincente – dà il punto all'avversario, Roger cancella quattro breakpoints per poi capitolare. 6-1 7-5 lo score finale per Rafa.

 

Netto miglioramento per Rafa, mentre Federer – finalmente competitivo nel secondo set – avrà modo e tempo per riacquistare la forma smagliante che un mesetto fa gli permise di dominare il Masters. I due grandi rivali potrebbero già ritrovarsi di fronte settimana prossima: sono infatti le prime due teste di serie nell'Exxon Mobile Open in programma da lunedì prossimo in Qatar.

 



 

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