La ceca vince anche a New Haven e si propone come seconda favorita per lo Us Open. In America non si trovava bene, ma il nuovo inalatotre le permette di constrastare meglio asma e umidità.
Quello conquistato a New Haven è il nono titolo (su 11 finali) per Petra Kvitova
 
Di Riccardo Bisti – 26 agosto 2012

  
La griglia di partenza più difficile da comporre è quella del singolare femminile allo Us Open. La situazione non è come qualche mese fa, quando (Rino Tommasi dixit) c’erano una dozzina di giocatrici in grado di vincere gli Slam. Adesso le prime 4-5 hanno creato un buon divario con le altre. Ranking a parte, la favorita è Serena Williams. La sconfitta a Cincinnati contro la Kerber non fa testo. Il posto accanto a lei, in prima fila, se lo è preso Petra Kvitova a suon di randellate post-olimpiche. Dopo la vittoria a Wimbledon e al Masters 2011, la ceca sembrava pronta per essere la nuova dominatrice. Ma quest’anno ha fallito. E’ venuta fuori la Azarenka, è ri-emersa la Sharapova e poi ri-esplosa la Williams. Lei restava dietro, sempre piazzata e mai vincente. Almeno fino ad agosto, quando il suo tennis dirompente, quasi quanto il suo fisico, ha messo il turbo. A Montreal ha vinto il primo torneo in stagione, a Cincinnati è giunta in semifinale e si è avvicinata allo Us Open vincendo a New Haven, mettendo fine all’emegonia di Caroline Wozniacki, vincitrice ininterrotta dal 2008. In finale ha battuto una Maria Kirilenko in versione suicida. La russa ha perso il primo al tie-break, ma poi è salita 5-2 (e setpoint) nel secondo, prima di incassare cinque game consecutivi che hanno regalato a Petra altri 470 punti WTA e hanno sigillato il primo posto (già certo) nella Us Open Series. Significa che a New York (esordirà già lunedì contro la Hercog) lotterà per un montepremi record. Dovesse vincere il torneo, intascherebbe la cifra-monstre di 2,9 milioni di dollari, 500.000 in più di Kim Clijsters nel 2005 e nel 2010.
 
La Kvitova non aveva mai brillato sul cemento americano. Il clima caldo e umido la mette in crisi, ma quest’anno ha trovato le giuste contromisure. E allora si prende d’autorità il ruolo di favorita nella parte alta del tabellone, dove potrebbe trovare Wickmayer al terzo turno, Bartoli agli ottavi, Sharapova ai quarti e un tra Azarenka, Li, Clijsters e Stosur in semifinale. Insomma, dovrà conquistarsela. Vediamo come la Kvitova approccia il quarto Slam stagionale, dove non è mai andata oltre gli ottavi conquistati nel 2009.
Cosa si prova a vincere la Us Open Series?
Sono esaltata! E’ qualcosa di molto speciale, perché in America non avevo mai ottenuto grossi risultati. Adesso, invece, mi ritrovo campionessa della Us Open Series! Spero che tutti i match giocati mi diano una mano per lo Us Open, dandomi fiducia. Al primo turno affronto Polona Hercog: non l’ho mai affrontata, ma i primi turni di uno Slam sono sempre pericolosi.
Come si spiegano i tuoi successi in questa stagione sul cemento?
Non ho mai giocato bene sul cemento americano. In passato avevo avuto qualche problema con il clima. Per me è dura respirare normalmente perché soffro d’asma, ma penso che quest’anno ci sia meno umidità…forse sono stata fortunata! In più ho un nuovo inalatore che aiuta parecchio. Inoltre ho avuto un periodo difficile durante la stagione su erba. Sul cemento, invece, sapevo di non avere nulla da perdere e ho potuto giocare tranquilla e rilassata. Mi sto divertendo.
Chi è la favorita per lo Us Open?
Penso che ci siano più favorite. Non posso fare solo un nome. Serena può giocare ancora molto bene, così come la Sharapova. Azarenka e Radwanska sono due grandi lottatrici. Sarà un torneo molto duro.
 
KVITOVA E US OPEN
  • Non è mai arrivata così in forma. Ha vinto a Montreal (battendo in finale Na Li), è giunta in semifinale a Cincinnati (perdendo dalla Kerber) e ha vinto a New Haven (superando Errani in semifinale e Kirilenko in finale, entrambe in due set).
  • Ha vinto la “Emirates Us Open Series” per la prima volta.
  • Al primo turno troverà la slovena Polona Hercog, numero 63 WTA. Le due non si sono mai affrontate. Allo Us Open 2011, ha perso al primo turno contro la rumena Alexandra Dulgheru.
  • Il suo miglior risultato allo Us Open è il quarto turno del 2009, quando battè l’allora numero 1 Dinara Safina.
  • Allo Us Open si presenterà con il suo staff al completo: il coach David Kotyza, il manager Sidney Duplak, l’altro manager (e proprietario del Prostejov Tennis Club) Miroslav Cernosek e l’addetta stampa Katie Spellman.
  • La Kvitova è l’unica giocatrice ad aver raggiunto almeno i quarti di finale in tutti gli Slam giocati nel 2012 (semifinali in Australia e a Parigi, quarti a Wimbledon)
  • Attualmente è sesta nella classifica stagionale, valida per la qualificazione al Masters di Istanbul (dove è campionessa in carica)
 
CURIOSITA’ SU PETRA

  • Ha iniziato a giocare a Fulnek, in Repubblica Ceca, sua città natale. Il padre e i fratelli giocavano a tennis su un campo in terra battuta. Petra era la loro raccattapalle.
  • Ha tirato i primi colpi perché papà Jiri voleva che avesse un hobby. Le faceva spesso vedere i filmati di Martina Navratilova a Wimbledon. Da lì è nata la passione. La Navratilova è sempre stata il suo idolo.
  • Da ragazza ha anche giocato a pallavolo perché il padre allenava la squadra locale. Ma al momento di scegliere, ha optato per il tennis.
  • All’età di 16 anni si è spostata nel famoso club di Prostejov, allontanandosi dalla famiglia. Attualmente vive a Prostejov, ma quando torna in Repubblica Ceca cerca sempre di riunirsi con la famiglia. E’ già zia di due nipotini (un maschio e una femmina).