di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Comunque vada sarà un successo. Lo può ben dire Kei Nishikori, tennista giapponese che ha conquistato la sua prima semifinale in un Master 1000 a Shangai.
Nato 22 anni fa a Shimane, nell’isola di Honsu, dalla madre Eri, insegnante di pianoforte e dal padre Kiyoshi, il piccolo Kei si avvicina presto al mondo del tennis e, all’età di 14 anni, si trasferisce oltreoceano in quella fucina di campioni che è l'IMG Bollettieri Acadamey in Florida.
Nel 2006, a 16 anni ancora da compiere, vince i Futures in Messico e inizia la sua carriera nel mondo dei “grandi”. Torneo dopo torneo scala la classifica fino alla 99esima posizione del ranking, conquistata nell’aprile del 2008 e difesa per poco più di un mese. Chiude il 2008 come atleta più giovane nel top 100. Poi lo scivolone fino alla 432esima piazza nell’autunno del 2009 anche a causa di un infortunio al gomito destro che gli consentirà di giocare ben poco.
Da allora però la marcia di Nishikori, che dell’enfant prodige ha conservato il viso e la voglia di giocare, è una scalata quasi inarrestabile. Per tutto il 2010 risale la china e saluta l’arrivo del 2011 dal tetto della posizione numero 98. Ad aprile raggiunge la finale a Houston, dopo aver superato, tra gli altri, Mardy Fish nei quarti con un buon 6-3, 6-4. Purtroppo per Kei, in finale trova un Ryan Sweeting per nulla intenzionato a cedere il titolo nel torneo di casa. Il tennista statunitense si impone per 6-4, 7-6 al termine di un match tiratissimo.
Per il “piccolo samurai” quella di Houston è la seconda finale in carriera; la prima fu nel 2008 nell’Atp 250 di Delray Beach. Allora si impose in finale contro l’esperto James Blake: dopo aver perso la prima partita per 3-6, il tennista nipponico ribaltò il risultato con un secco 6-1, 6-4. Ad oggi, quello sul cemento della Florida, è l’unico titolo che ha conquistato in carriera da quando è professionista.
Nishikori, con i suoi 885 punti conquistati in questo 2011 è l’unico atleta del Sol levante tra i primi 100 del ranking mondiale. Adesso lo attende una difficile prova. Tra lui e la finale c’è di mezzo una montagna che sembra insormontabile: il numero quattro del mondo Andy Murray.
Un’ultima curiosità. La pagina facebook di Nishikori conta già quasi 20mila iscritti. In cima campeggia un suo commento dopo la vittoria contro Dolgopolov: “Sono molto eccitato per la semifinale di domani!”.
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