Un febbricitante azzurro gioca una partita onesta contro Fernando Verdasco, ma non aveva le energie per girarla. Lo spagnolo non è sembrato al top: contro Bautista può rischiare.
Di Riccardo Bisti – 5 maggio 2014
Che ci fosse qualcosa di strano, beh, si era capito subito. Anziché il consueto cappellino, Andreas Seppi è sceso in campo con una fascetta da samurai. Strano, per un tennista metodico come lui. Il primo turno del Mutua Madrid Open era molto difficile, giacchè l’avversario si chiamava Fernando Verdasco. I precedenti dicevano 6-1 per il madrileno, sempre a suo agio nel campo intitolato a Manolo Santana. Due anni fa, sulle sabbie mobili della terra blu, battè addirittura Rafael Nadal. Seppi aveva vinto l’ultimo, un paio d’anni fa al Roland Garros, ma quello era il miglior Andreas di sempre, quello che per poco non batteva Novak Djokovic sul Campo Chatrier. Come se non bastasse, Andreas aveva un altro problema: una febbre alta che lo ha attanagliato nelle ultime 48 ore, impedendogli di allenarsi al meglio. Facendo la somma dei fattori, il 6-3 7-6 finale non è un brutto risultato. Senza fare una piega, e nemmeno una scena, Andreas ha giocato la sua partita e con un pizzico di convinzione in più avrebbe potuto portarla al terzo. Perché questo Verdasco, a dispetto delle motivazioni extra portate da Thomas Enqvist, non è parso irresistibile. Le statistiche diranno che l’azzurro e lo spagnolo hanno tirato lo stesso numero di colpi vincenti (16), con Seppi leggermente più falloso (40 errori gratuiti contro 34). La differenza? Le difficoltà di Seppi negli spostamenti, come se la febbre gli avesse annebbiato vista e riflessi. Seppi è partito subito in rincorsa, cedendo il servizio al secondo game. Annulla tre palle break, ma la quarta è quella buona. Sul 3-1, Andreas avrebbe anche la chance di tornare in partita. Si procura tre palle break, ma affossa in rete due rovesci nelle prime due, mentre sulla terza è bravo lo spagnolo a giocare lo scambio in progressione. In effetti sembrava un Seppi depotenziato, come se il cambio si fosse inceppato nel passaggio dalla quarta alla quinta marcia.
OCCASIONI NON SFRUTTATE
Un rovescio vincente portava Verdasco sul 5-1, prima che un pizzico di distrazione consentisse a Seppi di recuperare uno dei due break. Da buona formichina, Seppi saliva sul 3-5 e si dirigeva verso il giudice di sedia chiedendo umilmente l’intervento di medico e fisioterapista. Un ace sigillava il primo set, e al cambio di campo il medico somministrava a Seppi una pastiglia magica. In verità, non cambiava nulla. Andreas restava attaccato alla partita con una professionalità encomiabile, tuttavia il break per Verdasco arrivava già nel primo game con un bel dritto incrociato che sfondava le difese seppiane. Il match sembrava finito, ma lo spagnolo non è più quello di cinque anni fa. Nell’ottavo game giocava un pessimo game di battuta e consentiva a Seppi di acciuffare il 4-4 (dritto largo sulla palla break). Andreas saliva addirittura 5-4 e 15-30 sul servizio di Verdasco, ma gli mancava la lucidità per essere ancora più aggressivo (ad esempio, cercare con più insistenza il rovescio di Nando). Il set si trascinava al tie-break, dove il suo palleggio non era sufficiente a scardinare le voglie dell’avversario. Finiva 7-3 con un dritto steccato, con Verdasco già proiettato al difficile match contro Roberto Bautista Agut, avversario ostico e motivato, Verdasco dovrà alzare il livello. Quello mostrato oggi, probabilmente, non basterà. Con i primi otto ammessi direttamente al secondo turno, il programma di oggi non offriva molto altro. I match principali (i due pomeridiani sul Manolo Santana, con diretta su La Sexta) erano quelli di Verdasco e Feliciano Lopez. L’unica sorpresa è l’eliminazione di Marcel Granollers, eliminato dalla wild card Marius Copil, che ha la fortuna di avere lo stesso passaporto di Ion Tiriac. Successi per Jo Wilfried Tsonga e Gilles Simon nei due derby francesi. Momento duro per Benoit Paire: si ritira dopo un paio di game contro Simon, e adesso arriva la pesante cambiale del Foro Italico. Un Foro Italico dove Seppi è chiamato alla riscossa.
MASTERS 1000 MADRID – IL TABELLONE
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