Nella 33° edizione del torneo giovanile giocato a Santa Croce Sull’Arno, vincono il 17enne moldavo e la solita Khromacheva…

di Massimo Stefanini

 

Maxim Dubarenco (nella foto) e Irina Khromacheva sono i vincitori dell’edizione 2011, 33^ edizione, del torneo di Santa Croce sull’Arno (Itf Junior World circuit grade 1), dedicato a Mauro Sabatini.

L’olimpionico Salvatore Sanzo, assessore allo sport della Provincia di Pisa, alla presentazione della manifestazione, aveva espresso il desiderio di una vittoria tricolore visto che negli ultimi 20 anni, solo Messori nel 1991 e Trevisan nel 2007 sono riusciti ad imporsi. Ma il digiuno azzurro continua. 240 partite e 6 tabelloni in 9 giorni tra singolari e doppi, 200 tennisti provenienti da 42 Nazioni, dal Burundi allo Zimbawe: eccoli i numeri del secondo torneo italiano di categoria dopo il Bonfiglio, il terzo in Europa considerando anche il Roland Garros. Sui campi dei Cerri sono passati ben 10 numeri uno al mondo dal 1979 ad oggi: da Muster a Rios, da Kuerten a Kafelnikov, da Martina Hingis ad Amelie Mauresmo dalla Clijsters all’attuale number one Wta Caroline Wozniacki. E anche chi non è diventato il top player è comunque passato da questo angolo di Toscana: Murray, tanto per fare l’ultimo esempio, ha vinto il doppio nel 2003 con Vallverde e Soderling ha perduto dall’argentino Dabul la finale del singolare nel 2001. L’edizione 2011, le cui fasi finali sono state trasmesse anche da Supertennis, il canale tematico satellitare, vedeva come favorito il boliviano Dellien, vincitore di 4 tornei tra Sud e Centro America e con all’attivo due finali, di cui una di grade A di Porto Alegre, che però è uscito subito. Tra le donne favori del pronostico per la 16 enne canadese Bouchard con già una presenza in Federation Cup e per la russa Kromacheva. E gli italiani? Seguiti dal tecnico federale Giancarlo Palumbo, si sono presentati al via il biellese Stefano Napolitano, numero 150 Atp, il campione italiano under 14 Filippo Baldi, e i due senesi, entrambi del ’94, Christian Perinti e Federico Maccari. Tra le donne, ancora assente Martina Trevisan, puntavamo su Francesca Palmigiano (che si allena a Milano con Gianluca Pozzi e Barbara Rossi) e la palermitana Silvia Albano. Si è giocato anche sui campi di Ponte a Egola e del circolo tennis Villanova di Empoli.

Lieta sorpresa per gli azzurri grazie al vercellese Pietro Rondoni che sconfiggeva il numero 7 del seeding, l’inglese Kyle Edmund, numero uno d’Europa under 16. Rondoni era sotto 1-6 6-2 3-5 e ha dovuto salvare due match point, riuscendo però a variare il gioco, sfiancando l’avversario fino al 7-5 finale. Il ragazzo allenato da Gillerio si ripeteva superando anche Rocha. Federico Maccari che si complicava la vita contro il brasiliano Gomes (7-6 4-6 6-3), mentre il nostro migliore rappresentante, il biellese Stefano Napolitano (192 centimetri di statura a 16 anni), allenato dal padre Cosimo, regolava il messicano Murra, 6-4 6-2, poi il brasiliano Zambon che aveva regalato la prima grossa sorpresa del torneo eliminando il brasiliano Dellien; ok il quindicenne Baldi che superava il n. 11 Nunez. Tra le donne esordio ok per Francesca Palmigiano sulla Gulbe, sorella di Gulbis ma la milanese cedeva clamorosamente al secondo turno contro la paraguaiana Gonzalez: la sudamericana recuperava da 0-5 nel terzo set vincendolo per 7-5. Come un treno avanzava la Kromacheva, vincitrice di un torneo pro a Casarano in Puglia da 10 mila $, figlia di un ex ottimo giocatore russo di tennis tavolo che sogna di ripetere le gesta di Elena Dementieva e di Maria Kirilenko, altre due campionesse passate dai Cerri.

Tra i ragazzi approdavano ai quarti Napolitano che superava il rumeno Cornea 7-6 6-1 e il ravennate Licciardi ( 6-3 4-6 6-4 al portoghese Mensurado) mentre gli ottavi erano fatali al friulano Riccardo Bonario, allievo di Mosè Navarra, k.o 6-2 6-4 con il serbo Milojevic e al vercellese Pietro Rondoni, superato proprio dal vincitore Dubarenco 6-2 6-4, ragazzo dal tennis potente ed offensivo che nei 4’ faceva fuori anche la speranza azzurra Napolitano. Cadeva anche il numero 2, l’ecaudoriano Diego Hidalgo per mano del portoghese Silva. Tra le ragazze la Kromacheva si inceppava solo nel primo set con la rumena Cadar (3-6 6-1-6-0), niente da fare invece per la canadese Bouchard, umiliata dalla bielorussa Sasnovich, 6-2 6-2.

Nella giornata dei quarti, al pubblico e ai tecnici presenti è sembrato di vedere un altro Djokovic. Mate Delic (che prima degli Australian Open si è allenato con il numero 2 del Mondo e vincitore di sette tornei in questo 2011), ha fisico alla Ivanisevic ma tecnica superba come Nole. Licciardi, nostro ultimo rappresentante cedeva a Milojevic, 15 anni di Belgrado già vincitore a Caracas. Finiva contro il portoghese Silva la favola dell’egiziano Hassan. Peccato che il buon Delic si sia rivelato dottor Jekyll e mister Hyde. Grande nei quarti, come detto, si è fatto irretire il giorno dopo in semifinale da Dubarenco che si aggiudicava il primo set 7-5, Delic recuperava nel secondo ma si faceva brekkare sul 3 pari nel terzo. A quel punto il croato perdeva la testa e spaccava ben 3 racchette. Un match seguitissimo dal pubblico. In finale il moldavo, numero 9 del seeding, ha trovato Milojevic, testa di serie numero 3 che ha sfruttato la sua maggiore regolarità contro Silva. Dubarenko, servizio micidiale e gioco potente ha trionfato. Il moldavo, il primo ad aver vinto a S.Croce, è seguito da Frank Slezak del team Itf, una struttura di sostegno per le federazioni meno abbienti. “Ero in forma, si è visto. Nel mio Paese vi sono molti buoni tennisti che però non possono viaggiare, senza mezzi economici. Sono un privilegiato”. Nel settore femminile la Khromacheva ha festeggiato i 16 anni superando di slancio l’olandese De Vroome, vincitrice della coppa Giannoni che viene assegnata alla più giovane atleta a qualificarsi per i quarti. In semifinale la Khromacheva trovava difficoltà con la Schmiedlova solo nel primo set, per poi sciorinare accelerazioni e attacchi lungolinea degni di una professionista. La Skanlova aveva la meglio della francese Suvrijn in un match equilibrato solo nel terzo set. In finale la russa che si allena in Belgio ha passeggiato nella prima partita. Nella seconda, sul 4-3 per la Khromacheva (che ha vinto anche il doppio in coppia con la ceca Krejcikova), la Skamlova è dovuta ricorrere all’assistenza medica per problemi alla schiena e da quel momento, per lei non c’è stato altro da fare che arrendersi. “Ora mi presenterò al Bonfiglio da favorita ma il mio sogno è vincere il Roland Garros” – ha commentato soddisfatta la vincitrice. La manifestazione è stata organizzata da Banca Mediolanum, Gyrpoc Saint Gobain, Goldengas, Nick Winters, Eurotrans.

 

QUARTI MASCHILI: Dubarenco (Mda) b. Napolitano (Ita) 6-2 6-3, Delic (Cro) b. Krstin (Srb) 6-3 6-3; Milojevic (Srb) b Licciardi (Ita) 3-6 6-4 6-0, Silva (Por) b. (Hassam (Eg) 6-3 2-6 6-3.

 

QUARTI FEMMINILI: Khromacheva (Rus) b. De Vroome (Ned) 6-0 6-2; Scmiedlova (Slk) b. Poznikhirenko (Ukr) 6-2 6-3; Skamlova (Slk) b. Sasnovich (Serb) 6-1 7-6; Suvrijn (Fra) b. Flores (Per) 7-6 6-0.

 

SEMIFINALI MASCHILI: Dubarenco b. Delic 7-5 2-6 6-3; Milojevic b. Silva 6-4 6-4

 

SEMIFINALI FEMMINILI: Khromacheva b. Scmiedlova 7-5 6-1; Skamlova b. Suvrjin 0-6 6-1 7-5

 

FINALE MASCHILE: Dubarenco b. Milojevic 6-2 6-2

 

FINALE FEMMINILE: Khromacheva b. Skamlova 6-0 6-4

 


 

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