di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Con la stagione 2010 ormai archiviata, per la WTA è tempo di tirare le somme e soprattutto di annunciare i 2010 WTA Player Awards: i riconoscimenti ufficiali alle giocatrici più meritevoli nelle diverse categorie. I votanti, il mondo mediatico del tennis, hanno così sentenziato:
Player of the Year (Giocatrice dell’anno): Kim Clijsters. La super-mamma belga ha bissato così il premio colto nel 2005. Con all’attivo un totale di sei titoli, il successo dell’attuale numero tre del mondo, è frutto soprattutto del pirotecnico finale di stagione che l’ha portata a dominare gli US Open e sbaragliare la concorrenza al recente Masters di Doha. Per Kim anche un altro importante riconoscimento, quello di Player Service Award. In questo caso sono infatti le giocatrici stesse a eleggere chi più ha fatto durante l’annata per sostenere e supportare le sue “colleghe” attraverso il WTA Player’s Council (il Consiglio delle giocatrici della WTA) o altre iniziative.
Un po’ d’azzurro e pochi dubbi per il Double Team of the Year (Doppio dell’anno): Flavia Pennetta e Gisela Dulko. Regina del ranking di specialità pur senza successi Slam, la coppia italo-argentina ha colto sette successi in un 2010 strepitoso ed impreziosito dal trionfo finale nel Masters. Da segnalare in particolar modo la striscia positiva primaverile: 17 vittorie consecutive da Miami alla finale di Madrid persa con le Williams passando per Stoccarda e Roma. Nelle ultime tre stagioni nessuna coppia era stata capace di un’impresa simile.
La semifinale raggiunta a Wimbledon consegna a Petra Kvitova il titolo di Newcomer of the Year (Sorpresa dell’anno). La 20enne ceca, che nella pur breve carriera non aveva ancora vinto un solo match sull’erba, è stata una delle garndi protagoniste nello Slam londinese. Dopo aver sconfitto tra le altre Victoria Azarenka e Caroline Wozniacki, ha fatto tremare per un set la futura vincitrice Serena Williams. L’ottimo Major le ha permesso di entrare per la prima volta nelle top 30 (29). Attualmente è numero 34 con un guadagno di quasi trenta posizioni rispetto al dicembre 2009.
Il titolo di Comebeack Player of the Year (Rientrante dell’anno ) non poteva andare che a Justine Henin. Dopo quasi due anni di stop e nonostante l’infortunio al gomito che l’ha relegata ai “box” da luglio, il ritorno di Juju è stato infatti più che positivo. Nei primi due tornei disputati, finale a Brisbane e agli Australian Open battuta solo da Clijsters e Serena Williams. Poi un piccolo calo, ma altri due titoli: a Stoccarda sul “rosso” e a ‘s-Hertogenbosch sul “verde”. Occupa la 12a posizione mondiale.
E’ Maria Sharapova a guadagnarsi invece il premio The Humanitarian of the Year (Giocatrice più impegnata nel campo umanitario dell’anno). In qualità di United Nations Goodwill Ambassador, (Ambasciatore di Buona Volontà per le Nazioni Unite), Masha è stata a Chernobyl dove ha visitato e trascorso alcune giornate con i bambini che stanno ancora pagando le pesanti conseguenze del disastro nucleare degli anni ottanta. Nel 2010, il suo contributo ha fruttato all’United Nations Development Program (Programma di sviluppo delle Nazioni Unite) la ragguardevole somma di 250.000 dollari.
Non poteva mancare infine un attestato per l’ormai ex giocatrice Elena Dementieva. Per la russa, che si è ritirata definitivamente nel recente Masters, il Karen Krantzche Sportsmanship Award (Premio per la sportività Karen Krantzche). Il consueto “fair play” le ha permesso di ricevere, per la seconda volta in carriera, quello che nell’ATP è lo Stefan Edberg Sportsmanship Award. Un motivo in più per evidenziare come Elena non potrà che mancarci.
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