AUSTRALIAN OPEN – Nick Kyrgios e Margaret Court hanno inaugurato terzo campo coperto, la nuova Margaret Court Arena. Nel 2015 il montepremi aumenterà di un ulteriore 10%.
Di Riccardo Bisti – 8 ottobre 2014
“Chi si ferma è perduto” non è soltanto il titolo di un film. E’ una frase sempre più vera nel tennis di oggi, dove si viaggia alla velocità della luce, come se la crisi economica si fermasse ai cancelli dei grandi tornei. Lo sanno bene a Miami, dove 20 anni di insipienza possono costare caro allo storico torneo di Key Biscayne, rimasto senza sponsor e che potrebbe cambiare sede se IMG si stuferà della situazione. Non corre questi rischi l’Australian Open, il più innovativo tra i quattro Slam e il più amato tra i giocatori. Persino l’incontentabile Sergiy Stakhovsky lo ha definito il miglior torneo in questo senso. Pressati dai cinesi, la cui forza economica ed organizzativa è sempre maggiore, ogni anno offrono sorprese e novità. E le presentano in grande stile. Alla presenza di Nick Kyrgios e Margaret Court, hanno svelato la nuova Margaret Court Arena, meraviglioso impianto da 7.500 posti a sedere, dotato di tetto retrattile. Per la prima volta, un torneo del Grande Slam avrà tre campi dotati di copertura. Dopo la Rod Laver Arena e la Hisense Arena arriva il campo intitolato alla più forte australiana di sempre con i suoi 24 Slam, tra cui 11 Australian Open. Proprio lei ha fatto da madrina alla presentazione del nuovo campo (o meglio, del campo restrutturato), il cui tetto si chiude in appena cinque minuti. Ha anche giocato un doppio misto, in cui ha fatto coppia con il Ministro dello Sport del Victoria, Damian Drum, mentre Kyrgios giocava con Storm Sanders. Nonostante la capienza leggermente inferiore all’Hisense Arena, il nuovo campo diventerà il secondo Show Court per importanza, con tanto di biglietti propri (60 dollari australiani a sessione, per chi fosse interessato). I possessori del biglietto “ground” (39 dollari, 29 per chi entra dopo le 17) avranno libero accesso all’Hisense Arena. Un processo simile a quello di Roma, dove il campo Grandstand (ex SuperTennis Arena) ha preso il posto del Pietrangeli come secondo più importante.
ENNESIMO MONTEPREMI RECORD
L’incontro tra Margaret Court e Nick Kyrgios ha acceso la fantasia degli australiani, desiderosi di tornare a vincere lo Slam di casa. Non ci riescono da quasi 40 anni, da quando Mark Edmonson era numero 212 ATP e andava a Kooyong in tram. Erano altri tempi, così come quelli della Court. “Quando ho vinto il mio primo torneo qui ho ricevuto in premio un ombrello. L’anno dopo, un set di cosmetici”. C'era un dilettantismo sfrenato e le associazioni dei giocatori non esistevano ancora. Quelle stesse associazioni che si sono date da fare per migliorare i diritti dei giocatori, raggiungendo risultati straordinari. L’Australian Open è stato il primo a capire l’antifona (un paio d’anni fa si parlò addirittura di un possibile sciopero) e ha aumentato a dismisura i montepremi. La prossima edizione metterà in palio la cifra-record di 36,3 milioni di dollari australiani, con un aumento del 10%. I vincitori delle prove di singolare intascheranno 3 milioni, mentre nelle prossime settimane sarà svelata la distribuzione tra un turno e l’altro. Oltre al denaro, i vincitori si porteranno a casa una replica del Norman Brookes Trophy (gli uomini) e del Daphne Akhurst Trophy (le donne). Tra loro ci sarà anche Kyrgios, seguito con attenzione dalla Court nella sua cavalcata a Wimbledon, comprensiva di vittoria su Rafael Nadal. La ex campionessa gli ha dato un consiglio. “Devi immaginarti vincitore di uno Slam, scattarti in testa una foto del tuo successo”. Nel 1962 la Court perse a Wimbledon, poi andò sul Centre Court nel giorno della finale e disse. “L’anno prossimo ci sarò io” e così fu. Vale la pena provare. Intanto, Kyrgios non faticherà a ricordare il suo match maratona di quest’anno contro Benoit Paire, proprio sulla Margaret Court Arena. “Margaret mi ha dato alcuni consigli, li ricorderò certamente. Mi ha detto di visualizzare l’immagine di me che alzo il trofeo. Lei lo ha fatto prima di vincere. Penso che sia importante scendere in campo e credere di poter vincere il torneo”. Nel frattempo si gode un po’ di riposo per curare l’infortunio da stress all’avanbraccio sinistro, ma tornerà entro fine stagione per l’International Premier Tennis League.
UN CAMPO PER IL PUBBLICO
“Il recupero sta procedendo bene – ha detto Kyrgios – sono di nuovo in salute. Ho fatto un po’ di palestra, ma palleggio ancora poco. So che la gente si aspetterà molto da me, mi hanno visto battere il numero 1. E se hai battuto il numero 1, puoi battere tutti. Lo penso anch’io”. Il terzo campo dotato di un tetto retrattile è la principale novità della prossima edizione, ma non l’unica. Gli organizzatori hanno stretto una partnership con Rafael Nadal, definito “amico dell’Australian Open” e che sarà il protagonista di un’esibizione benefica, in programma mercoledì 14 gennaio proprio alla Margaret Court Arena. Durante il torneo ci sarà anche l’induzione di David Hall nell’Australian Tennis Hall of Fame. Hall è un grande campione di wheelchair tennis. Oggi ha 44 anni, ha vinto nove volte l’Australian Open e sarà svelato un busto di bronzo in suo onore. Confermati i play-off che metteranno in palio alcune wild card per i tabelloni principali, sia in Australia e che in Asia (il play-off asiatico si terrà in novembre a Shenzhen), ed anche il pubblico avrà il suo momento di gloria: hanno istituito un concorso per le migliori foto dei fans, che saranno esposte durante il torneo nei vialetti di Melbourne Park, mentre sarà allestito un “People’s Court”, dove i fans potranno giocare e godersi l’esperienza di palleggiare in un torneo del Grande Slam. Una marea di novità, situazioni, iniziative. Perchè chi si ferma è perduto. Lo diceva anche Totò.
La nuova Margaret Court Arena
La presentazione dell'Australian Open 2015
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