di Andrea Merlo
Dalle ampie vetrate vette suggestive incorniciano il campo centrale, mentre dall’altoparlante si diffonde musica dal ritmo incalzante, rendendo carica di pathos l’atmosfera prima della finale. Hanno pensato a tutto gli organizzatori per rendere ancor più emozionante l’atto finale del Valle d’Aosta Open, challenger da 30.000 euro andato in scena sul rapido play-it del Forum Sport Center di Courmayeur. Lo spettacolo in campo era già assicurato dalla nobile sfida tra Nicolas Mahut e Gilles Muller, degno epilogo di una settimana all’insegna del grande tennis.
Il primo set, come da previsioni, è stato scandito dai game di servizio sino al tie-break, dove – complice una scelta arbitrale discutibile – Muller ha fallito l’opportunità di salire 5-2. Persa questa chance il lussemburghese ha subito il ritorno di Mahut che ha fatto suo il parziale. Il lussemburghese a questo punto ha patito il pesante contraccolpo psicologico e nel secondo set è subito andato sotto di due break. Sul 5-1 in favore di Mahut, il match sembrava già indirizzato verso un rapido epilogo ma Muller ha avuto il merito di ritrovare concentrazione e motivazioni che sembravano ormai sopite.
La rimonta si è però spenta sul 4-5, quando il transalpino ha chiuso grazie a un game di servizio perfetto. Al termine del match si è svolta una pittoresca cerimonia di premiazione in cui sono stati gli stessi giocatori a consegnare riconoscimenti simbolici ai raccattapalle e ai giudici di linea, solerti e precisi per l’intera durata della manifestazione. A giudicare dall’esito della prima edizione della kermesse diretta da Gianluca Battilani e Fabio Paonessa c’è da sperare che l’evento diventi un caposaldo del circuito Challenger italiano.
Mahut b. Muller 7-6 6-4
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