Nel giorno in cui Paolo Lorenzi appenderà la sua Head al chiodo, dovrà organizzare un incontro, un convegno, una lezione con gli aspiranti professionisti azzurri. Avrebbe tante cose da insegnare: ad esempio, la capacità di programmarsi e l'entusiasmo con cui ha messo piede per la prima volta al Masters 1000 di Montreal. Un esordio a quasi 36 anni, vincente, peraltro contro un giocatore di prospettiva come Frances Tiafoe, tra i giocatori più in vista della grande trovata pubblicitaria detta Next Gen, anzi, #nextgen. Con questo successo, Lorenzi si è garantito un secondo turno di prestigio contro Nick Kyrgios. Facendo valere esperienza e attenzione, si è preso una vittoria densa di significati, sia in termini di punti che di classifica. Il secondo turno a Montreal garantisce 45 punti ATP, gli stessi che si ottengono con la finale o la semifinale di un Challenger (dipende dal montepremi). Una settimana di fatiche “normalizzata” con una sola partita, chiusa col punteggio di 7-6 0-6 6-2. Ride anche il conto corrente di Paolo: passando un turno a Montreal si è assicurato 30.730$: anche al netto di tasse e spese, l'equivalente di 3-4 vittorie Challenger. Possiamo discutere sull'enorme differenza di montepremi tra i vari tornei: tuttavia, se c'è un giocatore di sguazzare un po' nel circuito maggiore è proprio Paolo, che per tanti anni si è sobbarcato decine di settimane nei tornei più piccoli. Per intenderci, soltanto due anni fa vinceva a Cortina d'Ampezzo. Contro Tiafoe è stato decisivo il primo set, intascato al tie-break. C'è voluto qualche game per mettere a punto il servizio, uno dei colpi più importanti nel (nuovo) bagaglio tecnico di Lorenzi. Una volta aggiustato il mirino, è stato perfetto nel tie-break, chiuso 7-3 dopo aver vinto i primi cinque punti.
IL SUCCESSO DELL'ESPERIENZA
Tra i due ci sono pur sempre 16 anni di differenza: Lorenzi lo sa e ha evitato di sprecare energie inutili: quando ha capito che il secondo set non era più alla portata, lo lasciava perdere e incassava un “cappotto”. Già che c'era, si prendeva una pausa per uscire dal campo. Un po' di tattica, forse, ma finché si rimane nel lecito…Lo stop sortiva un doppio effetto: ricaricava Paolino e faceva perdere un po' di ritmo al ragazzo di Washington, figlio di un immigrato proveniente dalla Sierra Leone. Sapeva bene, Lorenzi, che i primi game del terzo sarebbero stati decisivi. Non a caso, brekkava in avvio e indirizzava la partita nel modo giusto. Tiafoe si disuniva, giocava un disastroso game di servizio sull'1-3 e Lorenzi si involava verso un facile successo, peraltro dopo aver avuto tre matchpoint nel sesto game, durante il quale Tiafoe ha scaraventato una pallina fuori dal campo, gesto di frustrazione che gli è costato un warning. Adesso Paolo troverà un Kyrgios, tornato a vincere una partita dopo due mesi. Per sua stessa ammissione, l'australiano ha vissuto un momento di crisi dopo essere stato lasciato dalla ex fidanzata Ajla Tomljanovic: non aveva gradito la paparazzata che lo ritraeva con un paio di ragazze, fuori da un club, alle 3 di notte dopo il ritiro a Wimbledon. Di nuovo in cerca di motivazioni, Kyrgios ha raccolto un convincente successo contro Viktor Troicki. Ma adesso troverà un giocatore molto, molto diverso. Il suo opposto. Chissà se è a conoscenza delle bucce di banana che Paolino sta già disseminando….
MASTERS 1000 MONTREAL – Primo Turno
Paolo Lorenzi (ITA) b. Frances Tiafoe (USA) 7-6 0-6 6-2