Manca ormai pochissimo al primo Slam dell’anno e al Melbourne Park tutto è già pronto, tabelloni compresi. Gli Australian Open di quest’anno nascono sotto le luci di Roger Federer e di Maria Sharapova ma anche sotto le ombre dell’infortunio di Rafael Nadal e del forfait di Justine Henin
Parte alta che qualche insidia la presenta se consideriamo i nomi dei protagonisti. Il numero 7 del mondo per esempio, Tommy Robredo, o il 24, sempre spagnolo, Juan Carlos Ferrero, entrambi magari non sulla superficie preferita ma sempre da tener d’occhio. E poi ci sono i giovincelli, quella della nuova generazione, come Novak Djokovic, che parte con la 14esima testa di serie, o come il francese dalla mano d’oro Richard Gasquet, o ancora il russo Mikhail Youzhny, che nella apparizione aveva decisamente impressionato centrando le semifinali agli Us Open.
Sotto, invece, Rafa Nadal, ancora alle prese con i problemi al muscolo della coscia destra che l’ha costretto al ritiro a Sydney, avrà un esordio relativamente semplice con l’ameircano Robert Kendrick. Ma la via per le semifinali, mai raggiunte dallo spagnolo a Melbourne, sono minacciate da gente come James Blake, Fernando Gonzalez, Andy Murray e Lleyton Hewitt (che ha ufficializzato che il suo nuovo coach sarà Scott Draper). Insomma, date le premesse, non sarà un major semplice per Rafa che al Melbourne Park non è mai andato molto bene, in tre apparizioni non ha mai superato gli ottavi di finale mentre l’anno scorso era dovuto rimanere a casa per i noti problemi al piede.
Capitolo azzurri. Nel primo quarto di tabellone ci sono due nostri rappresentanti, sono i due toscani Daniele Bracciali e Filippo Volandri, che se la vedranno con la nuova guardia francese. Al primo toccherà Gael Monfils, cavallo pazzo ma dal fisico che sembra uscire dallo scalpello di Michelangelo, per l’altro c’è Richard Gasquet, uno che se è in giornata perde con pochi pochi. Bisogna scorrere il draw fino alla parte bassa per imbattersi in un altro italiano, Andreas Seppi il cui primo turno non appare proibitivo contro lo statunitense Bobby Reynolds. E’ scontro Italia-Argentina per gli ultimi due portacolori azzurri a Melbourne, Alessio Di Mauro e Potito Starace incontreranno rispettivamente Juan Manuel Del Potro e Juan Ignacio Chela.
Rodionova-Vinci è il primo match che in ordine di tabellone vede impegnata un’atleta azzurra nel singolare femminile. Chi vince avrà l’onore e l’onere di tentare l’assalto alla numero 1 del seeding Maria Sharapova. Detto di Garbin e Pennetta, Mara Santangelo, che sul rebound-ace australiano si trova decisamente bene, testerà le condizioni fisiche dell’unica Williams presente a Melbourne, Serenona. Turno complicato il suo, come quello di Romina Oprandi, che non avrà certo vita facile con una delle più ostiche del circuito, l’israeliana Shahar Peer. Vede ancora azzurro, e non sarà felcie, Kristen Flipkens, che a settembre aveva perso la Fed Cup proprio a causa delle nostre ragazze. Questa volta però a dare un delusione alla belga di deve pensare una che a Charleroi non c’era, Maria Elena Camerin. Comincia la stagione che conta con Sandra Kloesel come avversaria Francesca Schiavone con la prospettiva di un derby tricolore al secondo turno, alla vittoria della milanese però si deve aggiungere anche quella di Alberta Brianti alle prese con la mancina ceca Lucie Safarova.
di Gabriele Riva