Manca ormai pochissimo al primo Slam dell’anno
e al Melbourne Park tutto è già pronto, tabelloni compresi
Manca ormai pochissimo al primo Slam dell’anno
e al Melbourne Park tutto è già pronto, tabelloni compresi. Gli
Australian
Open di quest’anno nascono sotto le luci di Roger
Federer e
di Maria Sharapova ma anche sotto le ombre dell’infortunio di
Rafael
Nadal e del forfait di Justine Henin
Vi
ricordate la splendida finale del 2006, quella in cui si celebrava un
campionissimo
e si assisteva alla nascita di un altro ottimo giocatore ancora un po’
immaturo ma dal talento smisurato? Esatto, quella tra Roger
Federer
e Marcos Baghdatis. Bene, quest’anno una rivincita nel match clou degli
Oz Open non ci potrà essere. Tutta colpa della mano di ha sorteggiato i
tabelloni perché, se Federer è di diritto il primo della lista,
in alto
in alto, il cipriota è andato a finire anche lui proprio nella parte alta
e così, se rivincita sarà, al massimo la vivremo nei quarti di
finali.
Chissà dunque quanto durerà l’avventura dell’attuale
testa di serie numero
11 che l’anno scorso ebbe il merito di dare una sferzata di novità
al
mondo del tennis ormai incanalata nell’Era di Rogi e di far appassionare
un’intera nazione, seppur piccola, come Cipro. Rogi aprirà le
danze con
il tedesco Bjorn Phau alla quarta apparizione a Melbourne mentre il ventenne
Baghdatis incrocerà un collega finalista, Rainer Schuettler che
arrivò fino in fondo nel 2003.
Parte alta che qualche insidia la presenta
se consideriamo i nomi dei protagonisti. Il numero 7 del mondo per esempio,
Tommy Robredo, o il 24, sempre spagnolo, Juan Carlos Ferrero,
entrambi magari non sulla superficie preferita ma sempre da tener
d’occhio.
E poi ci sono i giovincelli, quella della nuova generazione, come Novak
Djokovic, che parte con la 14esima testa di serie, o come il francese
dalla mano d’oro Richard Gasquet, o ancora il russo Mikhail
Youzhny,
che nella apparizione aveva decisamente impressionato centrando le semifinali
agli Us Open.
Sotto, invece, Rafa Nadal, ancora
alle prese con i problemi al muscolo della coscia destra che l’ha
costretto
al ritiro a Sydney, avrà un esordio relativamente semplice con
l’ameircano
Robert Kendrick. Ma la via per le semifinali, mai raggiunte dallo spagnolo
a Melbourne, sono minacciate da gente come James Blake, Fernando
Gonzalez, Andy Murray e Lleyton Hewitt (che ha
ufficializzato
che il suo nuovo coach sarà Scott Draper). Insomma, date le premesse, non
sarà un major semplice per Rafa che al Melbourne Park non è mai
andato
molto bene, in tre apparizioni non ha mai superato gli ottavi di finale
mentre l’anno scorso era dovuto rimanere a casa per i noti problemi al
piede.
Molto
meglio, per quanto riguarda il singolare femminile, per Maria Sharapova,
la cui prima settimana dovrebbe essere poco più di un discreto
allenamento.
La russa, che grazie al forfait di Justine Henin è andata
in cima al tabellone, trovando un autostrada verso le fasi che contano
con la sola e unica insidia, se così si può chiamare, di Patty
Schnyder,
ma non prima dei quarti di finale. Al primo turno la vincitrice
dell’ultima
prova dello Slam del 2006, a New York, affronterà Camille Pin, numero 76
del ranking e al terzo turno, probabilmente, la nostra Tathiana Garbin
che, pur giocando il suo miglior tennis di sempre, è appena stata alle
prese con una brutta forma influenzale che l’ha limitata. Sempre in quella
zona di tabellone c’è un’altra azzurra, appena rientrata
dopo l’operazione
al polso subita a fine 2006, si tratta di Flavia Pennetta che insieme
a Vera Zvonareva, Anna Chackvetadze e Ana Ivanovic formano il battaglione
delle outsider di lusso che possono insidiare Masha.
Capitolo azzurri. Nel primo quarto di tabellone
ci sono due nostri rappresentanti, sono i due toscani Daniele Bracciali
e Filippo Volandri, che se la vedranno con la nuova guardia francese.
Al primo toccherà Gael Monfils, cavallo pazzo ma dal fisico che sembra
uscire dallo scalpello di Michelangelo, per l’altro c’è
Richard Gasquet,
uno che se è in giornata perde con pochi pochi. Bisogna scorrere il draw
fino alla parte bassa per imbattersi in un altro italiano, Andreas Seppi
il cui primo turno non appare proibitivo contro lo statunitense Bobby Reynolds.
E’ scontro Italia-Argentina per gli ultimi due portacolori azzurri a
Melbourne,
Alessio Di Mauro e Potito Starace incontreranno rispettivamente
Juan Manuel Del Potro e Juan Ignacio Chela.
Rodionova-Vinci è il primo match
che in ordine di tabellone vede impegnata un’atleta azzurra nel singolare
femminile. Chi vince avrà l’onore e l’onere di tentare
l’assalto alla
numero 1 del seeding Maria Sharapova. Detto di Garbin e Pennetta, Mara
Santangelo, che sul rebound-ace australiano si trova decisamente bene,
testerà le condizioni fisiche dell’unica Williams presente a
Melbourne,
Serenona. Turno complicato il suo, come quello di Romina Oprandi,
che non avrà certo vita facile con una delle più ostiche del
circuito,
l’israeliana Shahar Peer. Vede ancora azzurro, e non sarà felcie,
Kristen
Flipkens, che a settembre aveva perso la Fed Cup proprio a causa delle
nostre ragazze. Questa volta però a dare un delusione alla belga di deve
pensare una che a Charleroi non c’era, Maria Elena Camerin.
Comincia
la stagione che conta con Sandra Kloesel come avversaria Francesca
Schiavone
con la prospettiva di un derby tricolore al secondo turno, alla vittoria
della milanese però si deve aggiungere anche quella di Alberta
Brianti
alle prese con la mancina ceca Lucie Safarova.
di Gabriele Riva
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