A soli tre giorni dalla finale di San Paolo, Luca Vanni è tornato in campo a Marsiglia, sul veloce e a oltre 9000 chilometri di distanza. Ha giocato un match generoso, ma ha ceduto 6-4 7-6 a buon Bolelli, che trova Raonic.Si affrontavano due italiani, ma questa volta l’attenzione era quasi tutta per Luca Vanni, reduce dall’incredibile finale a San Paolo. Tre giorni dopo, e a oltre novemila chilometri di distanza, l’aretino è tornato in campo all’ATP 250 di Marsiglia, contro Simone Bolelli, arrendendosi 6-4 7-6 al termine di un match onesto, deciso praticamente da soli tre punti. I primi due Bolelli li ha giocati alla perfezione sul 2-2 40-40 del primo set, prendendosi l’unico break del match, mentre il terzo gliel’ha regalato un diritto largo di Vanni sul 2-2 del tie-break, deciso proprio in quel frangente. Per il resto il confronto ha confermato le ottime possibilità di Vanni anche sul veloce, con un secondo set di buona qualità, aperto con un ace a salvare l’unica palla-break concessa e poi giocato bene, con tanta sicurezza al servizio e qualche bella soluzione col rovescio. Il tennis del toscano è un po’ troppo aggrappato alla prima di servizio, e gli spostamenti (ovviamente) non sono il suo forte, ma ci sono buoni margini di miglioramento. In due frangenti è anche stato avanti nei game di battuta di Simone, 0-30 sul 2-1 e 15-30 sul 3-2, ma non è riuscito ad andare oltre. Tuttavia, non gli si poteva chiedere molto di più: Bolelli è superiore, ancor di più se si considerano le ultime e travagliate ore di Vanni, obbligato a un tour de force che in meno di 72 ore l’ha portato dalla terra del Ginàsio do Ibirapuera al cemento indoor del Palais Omnisports. È rientrato dal Brasile solo martedì mattina intorno alle 8, e meno di quattro ore più tardi era già in Provenza, a caccia di una nuova esperienza nel Tour. Ha perso, ma può essere soddisfatto. Ora può tornare a casa a riabbracciare la sua Francesca e i famigliari, riposarsi e poi ripartire. Probabilmente Vanni non arriverà mai al livello di Bolelli, ma se fino a qualche tempo lo osservava con un po’ di invidia, come quel coetaneo che ce l’aveva fatta, oggi lo vede come un obiettivo non troppo lontano.
PER BOLELLI C’È RAONIC, DI NUOVO
“Il risultato di Vanni in Brasile? Non mi sorprende”, ha detto Simone a fine match, proprio mentre nell’abbandonare il campo a testa alta Vanni si fermava a stringere la mano a coach Petrazzuolo, in tribuna al seguito di Bolelli. “Luca è un ottimo giocatore, gli sono mancati veramente soltanto un paio di punti per vincere il torneo. Anche oggi ha dimostrato il suo valore, servendo bene e spingendo da fondo campo. È in fiducia, e nonostante sia passato di colpo al cemento dopo due settimane di terra battuta ha giocato un buon match. Non è stato facile contenerlo, ma sono riuscito a rimanere molto concentrato”. Non poteva mancare, visto che i due sono coetanei, la domanda su dei potenziali match precedenti, giocati magari in tenera età. “Abbiamo avuto due percorsi diversi, lui si è fatto male tante volte, non ci eravamo mai affrontati”. Probabilmente in Francia non conoscono la storia di Vanni, ma non è da escludere che riesca presto a varcare le Alpi. Magari già per il Roland Garros, che potrebbe diventare il primo Slam in tabellone del gigante buono. Per Bolelli, bravo a non concedere alcuna palla-break, un esordio discreto, l’ennesimo nel 2015. “Sono contento del mio match, qui mi trovo sempre bene, e ci sono anche alcuni tifosi italiani. Li ringrazio”. Purtroppo, le buone notizie finiscono qui: per il terzo torneo consecutivo il bolognese si troverà di fronte un top 10 al secondo turno. Anche stavolta sarà Milos Raonic, già affrontato la scorsa settimana a Rotterdam. Come a maggio al Foro Italico, in Olanda il tennista di Budrio è riuscito a giocarsela quasi alla pari, ma è stato condannato da un break e un tie-break, lo stesso trattamento riservato a Vanni. Che sia giunto il momento di ambire a qualcosa in più?
ATP 250 MARSIGLIA – PRIMO TURNO
Simone Bolelli (ITA) b. Luca Vanni (ITA) 6-4 7-6
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