Il 18enne brasiliano ribadisce di avere ambizioni importanti e pensa già al Roland Garros

Foto di Ray Giubilo

Non è certo un segreto che Joao Fonseca sia una delle maggiori promesse del tennis maschile e che abbia già un’ambizione smisurata. L’attuale numero 65 del mondo ha già dimostrato di avere la stoffa giusta per diventare un top player nel giro di poco tempo e numerosi analisti lo hanno già etichettato come la più valida alternativa al dominio di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Il 18enne brasiliano ha effettuato progressi davvero importanti tra la fine della scorsa stagione e l’inizio del 2025, sconfiggendo diversi giocatori molto più esperti di lui e sollevando anche il suo primo titolo ATP a Buenos Aires un paio di mesi fa. Joao ha vinto due titoli Challenger – a Canberra e Phoenix – nella prima parte di quest’anno, dimostrando una capacità innata di gestire la pressione e bruciare le tappe come soltanto i grandi campioni sanno fare.

Dopo il Miami Open, Fonseca si è preso qualche settimana di stop dal circuito professionistico e ha svolto un blocco di lavoro molto intenso sulla terra rossa. La giovane stella carioca è pronta per tornare in azione al Mutua Madrid Open, un torneo che presenta caratteristiche decisamente adatte al suo stile di gioco.

In un’intervista rilasciata al sito ufficiale del Roland Garros, Fonseca ha rivelato le sue ambizioni in vista del secondo Major stagionale: “Ho già detto al mio coach che mi piacerebbe molto affrontare Novak Djokovic a Parigi, perché potrebbero non esserci tante altre occasioni in futuro. Vorrei affrontarlo al primo o al secondo turno, cercando di giocare il mio miglior tennis e godendomi quell’esperienza senza pensare troppo al risultato. Spero che questo desiderio si realizzi.”

Già agli Australian Open 2025, Joao ha dimostrato di non aver paura di giocare in stadi molto importanti: “Adoro affrontare le teste di serie più alte negli stadi più prestigiosi, perché posso giocare con meno pressione e lasciar andare il braccio. Non mi interessa giocare match facili, anzi amo le sfide più complicate.”