Lo spagnolo – impegnato a Barcellona – ha ammesso di gradire maggiormente i 1000 di una settimana

Foto di Ray Giubilo

Carlos Alcaraz ha invertito l’inerzia della sua stagione trionfando al Masters 1000 di Monte Carlo la settimana scorsa, sebbene non abbia giocato il suo miglior tennis nel primo grande evento sulla terra rossa. Il giovane campione spagnolo sa di aver bisogno di un periodo di adattamento su questa superficie e – a differenza di tante altre volte – ha accettato i momenti difficili, uscendone grazie alla sua forza mentale e artigliando il sesto Masters 1000 della sua carriera (a distanza di oltre un anno da Indian Wells 2024).

Molti fan e addetti ai lavori hanno evidenziato come il Masters 1000 di Monte Carlo – che ha mantenuto la sua durata di una settimana – sia stato più intenso e spettacolare rispetto ai primi due 1000 della stagione 2025 (Indian Wells e Miami). Da quando è stata introdotta la ben nota riforma, anche diversi giocatori non hanno mancato di esprimere il loro maggiore gradimento verso il precedente format.

L’ultimo in ordine temporale è stato proprio Alcaraz, interrogato su questo argomento dopo aver sconfitto il serbo Laslo Djere a Barcellona. “Ritengo che i Masters 1000 di una settimana siano migliori per diversi motivi. Molte persone credono che la maggiore durata del torneo favorisca il riposo dei giocatori, ma non è esattamente così. Devi sempre allenarti, prepararti dal punto di vista fisico e stare focalizzato mentalmente sul match successivo, quindi non puoi mai rilassarti per davvero. Il torneo finisce per durare due settimane intere. Io preferisco i 1000 di una settimana, credo che siano migliori per il tennis in generale” – ha spiegato nel dettaglio il numero 2 del mondo.

Il 4 volte campione del Grande Slam – che va a caccia del suo terzo titolo in Catalogna questa settimana – tornerà in campo oggi pomeriggio per il suo match di quarti di finale contro l’australiano Alex de Minaur.