La finale del primo grande torneo sulla terra rossa ha certificato l’amore degli italiani per il tennis

Il Masters 1000 di Monte Carlo si è concluso domenica – con il rischio pioggia fortunatamente sventato – e ha confermato che la durata di una settimana tende a rendere lo spettacolo più intenso e meno diluito. Il primo grande appuntamento sulla terra rossa è stato particolarmente positivo per i colori azzurri nonostante l’assenza di Jannik Sinner, ancora fermo a causa della ben nota sospensione. A tenere alto il nome dell’Italia ci ha pensato soprattutto Lorenzo Musetti, protagonista di una cavalcata eccezionale grazie anche al supporto del pubblico.

Il giovane carrarino ha sconfitto giocatori del calibro di Matteo Berrettini, Stefanos Tsitsipas e Alex de Minaur raggiungendo la sua prima finale in un Masters 1000, dove ha accarezzato il sogno di realizzare una grandissima impresa contro Carlos Alcaraz. Il nuovo numero 11 del mondo ha giocato un primo set magnifico dinnanzi al 4 volte campione del Grande Slam, prima di subire la reazione inesorabile del campione spagnolo e doversi arrendere ad un problema alla gamba (dovuto anche alla fatica accumulata nei giorni precedenti).

Lo splendido torneo giocato da Musetti nel Principato ha certificato che l’Italia del tennis non dipende soltanto da Sinner, sebbene il 23enne di Sesto Pusteria continui a rappresentare il faro indiscusso del movimento. La crescita di Musetti è sotto gli occhi di tutti, così come il ritorno ad alti livelli di Berrettini che ha eliminato Alexander Zverev al termine di uno dei match più elettrizzanti dell’intero torneo.

Gli spettatori hanno premiato l’enorme sforzo di Lorenzo anche in termini di ascolti televisivi. La finale tra Musetti e Alcaraz – che è stata anticipata alle ore 12 a causa del rischio pioggia – ha fatto registrare il 5,3% di share tra Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis, con 714.000 spettatori medi incollati alla TV. Si è trattato del miglior ascolto stagionale – per il tennis – su Sky.

Diversi altri eventi sportivi di assoluto rilievo erano in programma domenica 13 aprile – come i Gran Premi di Formula 1 e MotoGP e il derby di Roma – ma il fatto che la finale di Monte Carlo si sia giocata all’ora di pranzo ha permesso agli appassionati di non perdersi nemmeno un minuto.