L’ex numero 2 al mondo supera per la quinta volta in nove confronti la lettone e conquista il primo titolo stagionale, il ventinovesimo in carriera ed il quinto sull’erba.

Petra Kvitova è la nova regina del WTA 500 di Eastbourne. La tennista ceca nella sua prima finale del 2022 non ha lasciato scampo alla campionessa in carica Jelena Ostapenko, che è stata sconfitta con un perentorio 6-3 6-2. L’ex numero 2 al mondo, perciò, passa a condurre nei confronti diretti con la lettone: su nove precedenti l’ha infatti sconfitta in cinque circostanze. Inoltre questo successo le garantisce il ventinovesimo titolo della carriera, il quinto su erba, che da sempre è la sua superficie prediletta. Infine, grazie a questo a questo risultato, la nativa di Bilovec rientra fra le prime 30 al mondo e, soprattutto, si candida come una delle principali favorite a Wimbledon, in cui ha già trionfato nel 2011 e nel 2014.

Il match parte benissimo per la testa di serie numero 14, che, con una serie di vincenti, strappa subito la battuta alla sua avversaria ed in pochi minuti si porta sul 3-0. La sua superiorità è evidente: tiene sempre il comando delle operazioni e, in ogni game di risposta, si procura delle opportunità per ampliare il vantaggio. Ostapenko si salva e in qualche modo rimane agganciata alla prima frazione, annullando le successive sei palle break, ma non riesce a creare il minimo fastidio alla bi-campionessa di Wimbledon sul proprio servizio (appena quattro punti conquistati in cinque giochi in risposta). Perciò il risultato finale è un netto 6-3 in favore della Kvitova.

Il copione è simile nel secondo parziale: l’allieva di Jiri Vanek parte ancora una volta alla grande, strappando la battuta alla lettone nel terzo game. L’unica differenza rispetto al primo set è la conferma del break, in quanto nel quarto gioco deve annullare ben cinque palle del controbreak. Ciò, tuttavia, le riesce e da lì il match praticamente si conclude. La Kvitova nel quinto game, difatti, sfrutta la frustrazione della sua avversaria e le strappa nuovamente la battuta. Si porta così sul 4-1 con doppio break di vantaggio: una situazione che controlla con grande agio, tenendo senza problemi la battuta nei due game successivi. In questo modo conquista il successo finale, il ventinovesimo di una carriera straordinaria.