Lo spagnolo, numero 7 del mondo, si prepara ad affrontare Jan-Lennard Struff all’esordio. “Su questa superficie – dichiara – l’aspetto più complesso è sapersi muovere”

Carlos Alcaraz ha recuperato dal problema al gomito ed è pronto alla sua seconda partecipazione a Wimbledon. In conferenza stampa ha analizzato le difficoltà di adattamento alla superficie, facendo il punto su avversari e classifica.

“Dico sempre che non è facile giocare sull’erba – spiega Alcaraz – e non ho avuto modo di disputare un torneo prima di Wimbledon, quindi questa settimana sarà difficile per me, ma mi sto preparando. Per me muoversi bene sull’erba è la cosa più difficile. Direi che giocare in modo aggressivo, cercare di andare a rete, è la parte migliore della trasposizione del mio gioco da un’altra superficie a questa. Penso di potercela fare. Ho già detto che quest’anno non sono riuscito a prepararmi bene per Wimbledon, ma vengo sempre ad ogni torneo pensando di poter ottenere buoni risultati o addirittura vincerlo. Dopo il sorteggio, però, guardo sempre il primo turno. Massimo il secondo”.

Uno sguardo al ranking. “Essere in top-10 è incredibile per me, mi alleno ogni giorno per crescere e migliorare la mia classifica anche se in questo momento non è la cosa più importante. Sto ancora accumulando esperienza su tutte le superfici e in tutti i tornei. L’assenza dei russi? Beh, è difficile che un torneo non permetta al numero 1 di giocare. Tutti vogliono vedere il numero 1 in ogni torneo. È un peccato perdere alcuni dei migliori giocatori del mondo. Non posso dire altro”.

Il sogno del Campo Centrale. “Per me Wimbledon è uno dei tornei più belli del mondo. Il Campo Centrale è incredibile, qui si sono giocate grandi partite, partite storiche. Ricordo di aver guardato molte partite sul Campo Centrale quando ero bambino. Cercherò di superare i turni per poter giocare lì”.