Il norvegese esprime un parere decisamente articolato sulla vicenda Sinner-Clostebol

Un parere decisamente articolato e non banale quello espresso da Casper Ruud sulla vicenda Sinner-Clostebol. Interpellato da Ben Rothenberg dopo il successo al primo turno di Acapulco contro Rinderknech, il norvegese ha difeso Sinner sulla questione: “Mi dispiace per Sinner, per me non ha fatto nulla intenzionalmente. Non è la prima volta che succede – ma non succede spesso – che si arrivi a un accordo in una sentenza del genere: forse per alcuni è stato sorprendente. Se io fossi stato nei panni di Jannik avrei voluto avere la possibilità di difendermi a processo, cosa che sono certo volesse fare anche lui”.
“Però quando affronti un processo c’è sempre il rischio di essere giudicato colpevole, basti pensare in quanti casi nel mondo qualcuno innocente è finito in prigione. C’è sempre il rischio di essere giudicat colpevole anche se non lo sei. L’accordo per tre mesi è qualcosa che rende entrambi felici. In ogni caso, a me dispiace per Jannik. Salterà quattro Masters 1000 per qualcosa che non ha fatto intenzionalmente. Spero mantenga la testa alta: io, personalmente, farò sempre il tifo per lui. Credo sia una gioia vederlo giocare, spero che questi tre mesi passino in fretta per lui. È triste per lui, e per il tennis come sport, che il suo n. 1 debba attraversare una cosa simile“