Le parole dello zio di Rafa dopo la squalifica che terrà il numero uno al mondo lontano dai campi per tre mesi
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A pochi giorni dall’accordo tra Jannik Sinner e la Wada che ha portato ad una squalifica di tre mesi continua a far discutere la modalità con la quale si è risolto il caso doping che ha coinvolto il numero uno al mondo. L’azzurro ha iniziato a scontare il 9 febbraio la sospensione che terminerà il 4 maggio, a pochi giorni dall’inizio degli Internazionali BNL d’Italia.
Dell’argomento ha parlato anche Toni Nadal, zio di Rafa: “L’ho già detto e spiegato più volte, sono contrario alla sanzione. Conosco Sinner personalmente, non aveva alcuna intenzione di commettere un reato e non puoi trattare una persona in quel modo per un errore capitato per caso. La sanzione deve colpire qualcuno che fa cose sbagliate intenzionalmente e cerca il proprio tornaconto. E so che non è il caso di Sinner: non ha tratto alcun beneficio da ciò che hanno scoperto. Sono sorpreso che diversi giocatori si siano schierati contro: anche alcuni di quelli che sono al massimo livello e alcuni che non sono molto puliti“.