Il numero uno al mondo sconterà il suo periodo di ineleggibilità dal 9 febbraio al 4 maggio

Foto di Ray Giubilo

La WADA ha accettato un accordo di risoluzione nel caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner: il numero uno al mondo resterà lontano dai campi per tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio. A settembre, la World Anti-Doping Agency aveva presentato ricorso al TAS di Losanna per il caso del campione azzurro, che era stato ritenuto precedentemente privo di colpa o negligenza da un tribunale indipendente.

Secondo quanto si legge dal comunicato ufficiale: “La WADA accetta la spiegazione dell’atleta sulla causa della violazione come delineato nella decisione di primo grado. La WADA accetta che il signor Sinner non intendesse imbrogliare e che la sua esposizione al clostebol non abbia fornito alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni e sia avvenuta a sua insaputa a causa della negligenza dei membri del suo entourage. Tuttavia, ai sensi del Codice e in virtù del precedente del CAS, un atleta è responsabile della negligenza del suo entourage. Sulla base dell’insieme unico di fatti di questo caso, una sospensione di tre mesi è considerata un risultato appropriato. Come affermato in precedenza, la WADA non ha chiesto la squalifica di alcun risultato, salvo quello precedentemente imposto dal tribunale di primo grado. La Federazione Internazionale Tennis e l’Agenzia Internazionale Tennis Integrity, entrambe co-convenute all’appello del CAS della WADA, nessuna delle quali ha fatto ricorso contro la decisione di primo grado, hanno entrambe accettato l’accordo di risoluzione del caso. In base ai termini dell’accordo, il Sig. Sinner sconterà il suo periodo di ineleggibilità dal 9 febbraio 2025 alle 23:59 del 4 maggio 2025 (che include un credito per quattro giorni precedentemente scontati dall’atleta mentre era in sospensione provvisoria). In base all’articolo 10.14.2 del Codice, il Sig. Sinner può tornare all’attività di allenamento ufficiale dal 13 aprile 2025. Alla luce dell’accordo di risoluzione del caso, la WADA ha formalmente ritirato il suo ricorso al CAS“.