Il numero uno al mondo deve fare i conti anche con un problema di carattere fisico sul finire del secondo set, ma emerge dalla lotta e continua la difesa del titolo

Foto di Ray Giubilo

Ha rischiato di complicarsi più del previsto, ma Jannik Sinner emerge dalla lotta e avanza ai quarti di finale degli Australian Open. Il numero uno al mondo supera Holger Rune con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3, 6-2 al termine di un match durato oltre tre ore, al prossimo turno troverà il vincitore della sfida tra Alex De Minaur e Alex Michelsen. Centrale nell’andamento dell’incontro il terzo gioco del terzo set, dove l’azzurro ha annullato tre importantissime palle break mentre era nel pieno di un problema fisico che ha condizionato pesantemente le fasi finali del secondo parziale. Per Jannik si tratta del decimo quarto di finale a livello Slam – eguagliato il record di Nicola Pietrangeli – e conquista la vittoria numero 60 su 62 match disputati sul cemento a partire da Vienna 2023.

Pronti via e al secondo game dell’incontro arriva il break a zero per Sinner, in un game dove Rune mette in campo tre prime su quattro. La tendenza tendenza dei primi scambi vede il danese inchiodato sulla diagonale di rovescio dalla profondità dei colpi dell’altoatesino, che ha poi facilità di giocare il vincente lungo linea o costringere l’avversario all’errore. Dopo lo strappo iniziale i successivi game si assestano su un livello medio-alto sul piano degli scambi, fatti di grande intensità e con il giocatore al servizio che riesce facilmente a tenere il proprio turno di battuta. Andato a servire per il primo parziale sul 5-3, Sinner tiene per la prima volta il turno di battuta a zero e con una prima vincente che porta Rune ad affossare il rovescio in rete incassa il primo set in mezz’ora di gioco. Sono 13 i non forzati commessi dal danese – contro gli 8 del suo avversario – costretto in più di un’occasione a strappare per cercare di uscire dalla pressione che ha però come risultato quello di sbagliare spesso soprattutto in lunghezza.

Rispetto alle sfide precedenti, Rune sembra avere le idee meno chiare su come fare il punto all’azzurro e pur giocando un buon tennis non riesce a trovare la chiave per potersi creare un’occasione. Le prime due palle break del parziale arrivano nel corso del quinto gioco e sono ancora in favore di Sinner, ma il danese è bravo a cominciare lo scambio e a far commettere a Sinner due non forzati prima con il dritto in lunghezza e poi con un rovescio che termina in rete. Il punto di rottura del parziale è l’ottavo gioco, dove l’altoatesino al servizio prima recupera da 0-30 e sulla prima palla break concessa commette il terzo doppio fallo del match che manda Rune a servire per il set. Sinner sembra anche accusare un problema fisico dalla parte sinistra che lo tiene fermo sulle gambe e lo costringe a strappare in più di un’occasione e a far aumentare sensibilmente il numero dei non forzati. Rune è bravo a capire il momento e nel successivo turno di battuta trasforma il secondo set point e riporta il punteggio in perfetta parità dopo quasi un’ora e mezza di gioco.

L’inizio del terzo parziale conferma le perplessità sul piano fisico per Sinner, che è tranquillo quando deve lasciare andare i colpi ma fatica soprattutto negli spostamenti verso sinistra. Nonostante sia soltanto l’inizio del set, il terzo game è già decisivo per l’inerzia generale del parziale e forse della partita: Sinner concede tre palle break a Rune, di questa la seconda è annullata al termine di uno scambio incredibile da 36 colpi che viene chiuso dall’azzurro che prima chiama il danese a rete e poi chiude con uno schiaffo di dritto. I problemi al servizio non sono però finiti e nel successivo turno di battuta è ancora una volta chiamato annullare palla break, stavolta con l’ace numero otto del match. Nel cambio campo del quinto gioco sul 3-2 arriva il medical time out per Sinner, che riceve il trattamento uscendo dal campo. Dopo una pausa di oltre dieci minuti il numero uno torna in campo e per la prima volta da due turni di battuta a questa parte tiene il servizio senza offrire palle break per salire 4-3. Nel gioco successivo arriva lo strappo che decide il parziale con Sinner che realizza il break alla seconda occasione utile sul rovescio affossato in rete dall’avversario. Dopo un discutibile medical time-out chiamato questa volta da Rune, l’altoatesino tiene a zero il proprio turno di battuta e conquista un sofferto terzo set che può spostare in maniera significativa l’inerzia del match.7

Al termine del primo gioco del quarto set, il gioco si ferma per quasi venti minuti perché saltato il gancio che tiene ferma la rete. A beneficiare della pausa è senza dubbio Sinner che ha così ulteriore tempo per recuperare, e tornato in campo nel primo turno in risposta strappa il servizio a Rune grazie a un vincente di dritto giocato dal centro del campo. Il peggio sembra essere definitivamente passato per il numero uno al mondo, mentre dall’altra parte della rete Rune appare visibilmente turbato e tornato a soffrire la pressione in campo come accaduto nel primo parziale. Un secondo e decisivo break arriva in favore di Sinner nel settimo gioco, che poi va a servire per il match sul 5-2 e prima si procura un match point con una seconda a 185 km/h e poi chiude sull’errore di dritto di Rune. Da sottolineare il dato al servizio dell’azzurro che nonostante il 56% di prime palle in campo ha una percentuale di conversione dell’84%, fattore che è risultato decisivo per uscire dal momento più complicato del match.