La partenza lampo di Schoolkate sorprende il numero uno al mondo, che impiega circa un set e mezzo per decifrare il gioco dell’avversario e concedere poi le briciole nel terzo e nel quarto set
Continua la difesa al titolo di Jannik Sinner agli Australian Open 2025, con il numero uno al mondo che ha impiegato forse più del previsto per risolvere la pratica Tristan Schoolkate. Il numero uno al mondo si è imposto con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-1, 6-3 in circa tre ore di gioco, al prossimo turno sfiderà Marcus Giron che ha sconfitto al quinto set Thomas Martin Etcheverry. Una partenza al rallentatore per Sinner che è rimasto forse sorpreso dalla qualità dei colpi dell’avversario, che per circa un set e mezzo è riuscito a mantenere un rendimento costante al servizio e mostrato una capacità di giocare sulla diagonale di rovescio notevole.
Schoolkate ha iniziato la partita con il piglio giusto, desideroso di non recitare la parte della vittima sacrificale ma provando a giocarsi le sue occasioni. I game scorrono via uno dopo l’altro, con entrambi i giocatori che tengono agevolmente il proprio servizio e senza mai offrire occasioni di break. Sinner ha un minimo di difficoltà nel decifrare le traiettorie a uscire dell’australiano, che dal canto suo sa di non poter concedere nulla né con la prima né con la seconda. A rompere l’equilibrio ci pensa Schoolkate nel corso del decimo gioco, dove si procura le prime tre palle break di tutto l’incontro – che sono anche dei set point – e chiude il parziale per 6-4 strappando a zero il servizio a Sinner. L’australiano interrompe così la striscia di 29 set vinti consecutivamente, l’ultimo perso lo scorso 6 ottobre, grazie a un gioco fatto di vincenti e di estrema mobilità in campo. L’altoatesino soffre sulla seconda di servizio con il 36% dei punti vinti, percentuale non altissima se con la prima si porta a casa poco più di due punti su tre.
Quello che impressione del giocatore australiano non è solo la sfrontatezza con cui sta in campo, ma anche la capacità di reggere l’urto degli scambi da fondo di Sinner e trovare il vincente. La macchina perfetta messa in piedi da Schoolkate inizia però a vacillare a metà del secondo set, prima con un lungo game ai vantaggi e poi con il break ceduto di schianto a zero nel corso del settimo gioco con Sinner che sale così 4-3. Il vantaggio è consolidato dal numero uno al mondo e portato fino alla fine del set, che viene portato a casa per sei giochi a quattro grazie anche al rendimento con la prima che passa dal 68% del primo all’83% del secondo set.
Ancora frastornato per il parziale perso, Schoolkate cede per due volte il servizio in apertura di terzo set e Sinner sale rapidamente 4-0. Il gioco brillante mostrato dall’australiano per un set e mezzo viene progressivamente meno, in parte per il ritorno del numero uno al mondo in parte per le fatiche che inevitabilmente si fanno sentire sul lungo periodo (è appena la quarta partita in un torneo dello Slam). Il parziale si risolve con un veloce 6-1 in favore di Sinner che realizza un terzo break nel corso del settimo gioco e rimette la partita sui binari a lui più congeniali.
Nonostante la partita sia ormai definitivamente compromessa, nel punteggio quanto nelle sensazioni a livello di campo, Schoolkate tenta come può di onorare il campo pur calando vistosamente al servizio. Anche nel quarto set c’è il break in apertura per l’altoatesino, che sulla seconda di servizio trova un gran diagonale di rovescio che porta l’avversario a commettere l’ennesimo non forzato. L’australiano vuole però onorare l’impegno fino in fondo e nel quarto game – il più lungo del match con 20 punti giocati – salva sei palle break e respinge l’offensiva del numero uno al mondo, che rimane così in vantaggio di un solo break. Andato a servire sul 5-3, Sinner che chiude al secondo match point con un bel schiaffo al volo di dritto.