Djokovic supera in quattro set il portoghese Faria, segnando un nuovo record, facendo polemica per un’accensione luci inopportuna e ringraziando platealmente il suo nuovo coach
L’umore di Novak Djokovic in campo cambia e muta con la stessa velocità con cui in Australia le nuvole e la pioggia lasciano spazio al sole.
Il suo incontro di secondo turno si conclude più agevolmente del primo, con una vittoria sul portoghese Faria, n. 125 Atp, per 61 67 63 62, non senza un momento di nervosismo dovuto più all’organizzazione che al campo, rea di aver acceso le luci sulla Rod Laver Arena nel bel mezzo del secondo parziale. Nole non ci sta, chiede che vengano spente e decide di sospendere il gioco finché il nuovo ordine non verrà dato, per rinviare l’accensione alla conclusione del set. Un siparietto che si conclude con la sconfitta al tie-break, urla di frustrazione soffocate nell’asciugamano e… una ripartenza verso una rapida vittoria.
Con l’approdo al terzo turno il Djoker mette un sigillo sul suo 430esimo incontro Slam, portando a 379 le vittorie nei major su 430 match disputati e superando così di una lunghezza il precedente record di Roger Federer.
“Amo questo sport, amo la competizione. Cerco di dare il massimo in ogni singolo torneo. Sono più di 20 anni che partecipo ai tornei dello Slam. Che io vinca o perda, una cosa è certa: lascerò sempre il mio cuore in campo. Gli Slam sono i pilastri del nostro sport. Motivano i giovani. Sono fortunato a realizzare un altro record oggi”, ha dichiarato.
Il sostegno di Murray da bordocampo, nella nuova postazione riservata allo staff, è stato molto più concreto di qualche pugno e urla di incitamento. Nel secondo set, in seria difficoltà, breakkato in due occasioni dal portoghese, Novak si è intrattenuto a chiedere consiglio a Andy, prima di riprendere il terzo con un nuovo piglio. E il ringraziamento al suo amico-coach non si è fatto attendere, con un bacio rivoltogli nel finale e un lucido, essenziale commento: “nel terzo e quarto set ho risposto meglio, come dovevo fare”.
Sul suo avversario, un 21enne al debutto Slam con un unico match vinto nel tour, proprio a Melbourne, Nole, divertito dalle parole del giorno prima di Medvedev, ha così scherzato: “Come ha detto Daniil dopo la vittoria di ieri in cinque set: ‘Se la generazione futura gioca così, avrà soldi e ragazze!’. Mi è piaciuto molto e ho voluto ripeterlo. Stava giocando un tennis eccezionale. Ho dovuto resistere alla tempesta. Ha praticamente servito due prime di servizio per tutto il match. Non aveva nulla da perdere. È un ragazzo grande. A rete gli ho detto che il futuro è luminoso per lui. Deve continuare ad andare avanti”.
Al terzo turno Nole attende Tomas Machac, vittorioso in 5 set su Opelka, l’americano che aveva beffato Djokovic a Brisbane poco più di una settimana fa. L’ultimo confronto tra i due risale alla semifinale di Ginevra dello scorso anno, su terra battuta, dove fu Machac ad imporsi. Ma il gioco Slam, si sa, ha tutt’altre regole…