Un ricordo di Rino Tommasi legato a una delle sue creature tennistiche
Il mio primo ricordo di Rino Tommasi risale a circa mezzo secolo fa. Avevo 15 o 16 anni quando andai nella sua abitazione sul Lungotevere (o forse ero lo studio, chissà?) per sottoscrivere l’abbonamento alla sua rivista, la mitica “Tennis Club”. Ricordo una scrivania ingombra di libri, riviste, almanacchi. Per un ragazzo appassionato di tennis (e di classifiche, e di numeri…) inseguire su quel mensile e sulla Gazzetta dello Sport gli articoli di Tommasi sui tornei di tutto il mondo era indispensabile o quasi, e per colpa sua ogni tanto ho anche tradito la lettura del “mio” Corriere dello Sport, preferendogli la Rosea. A scuola, invece, sottraevo a un compagno “Il Tempo” dove Rino scriveva con lo pseudonimo di Tom Salvatori.
Riposa in pace, Rino, con i tuoi numeri e i tuoi personalissimi cartellini.