La vittoria nel doppio decisivo da parte di Errani e Paolini spalanca le porte della semifinale alla formazione guidata da Tathiana Garbin
L’Italia conquista la semifinale di Billie Jean King Cup! Decisiva la vittoria in doppio di Sara Errani e Jasmine Paolini, che in poco più di un’ora di gioco si sono imposte su Shuko Aoyama ed Eri Hozumi con il punteggio di 6-3, 6-4 che vale il punto decisivo per il passaggio del turno. Il peso specifico della coppia vincitrice quest’anno della medaglia d’oro alle Olimpiadi si è vista lungo tutto il corso del match, nonostante le giocatrici nipponiche abbiano cercato in entrambi i parziali di opporre una buona resistenza e di rimanere aggrappate fino all’ultimo al punteggio. L’avversario dell’Italia in semifinale uscirà dalla sfida tra Polonia e Repubblica Ceca, in campo a partire dalle ore 17:00.
Un parziale estremamente equilibrato e con tante occasioni da una parte dell’altra – con palle break in cinque giochi su nove disputati – a dimostrazione del valore della formazione nipponica che può contare in ogni caso su una finalista Slam di specialità. Lo schema per quanto riguarda le azzurre è piuttosto semplice: sfruttare le qualità da fondo della Paolini per sbattere fuori dal campo le avversarie e poi chiudere a rete con Errani. Il break subito in apertura non ha spaventato le due italiane che hanno strappato per due volte consecutivamente il servizio alle nipponiche, andando a prendersi il parziale per sei giochi a tre.
Il secondo set vive su equilibri diametralmente opposti, e la prima coppia a passare in vantaggio è proprio quella azzurra con un break nel game d’apertura. Nonostante tra le due giocatrici giapponesi il servizio più attaccabile è quello di Aoyama, in questa occasione è Hozumi a cedere il servizio e a mettere le due azzurre in una posizione di assoluto vantaggio con set e break a favore. C’è stato bisogno tuttavia di un ulteriore sforzo da parte di Errani e Paolini – a cui non è bastato il doppio break di vantaggio e un match point mancato sul 5-3 per chiudere al match – ma è stata proprio ancora la numero uno d’Italia a trascinare la squadra e chiudere al secondo match point utile.