Il numero uno del mondo dopo la vittoria: “Sono contento dei progressi che sto facendo”
Jannik Sinner va di corsa e batte ancora Daniil Medvedev nell’ultima partita del girone Ilie Nastase alle ATP Finals: semifinale conquistata da prima forza e un’altra prestazione convincente.
Il numero uno del mondo ha parlato in conferenza stampa partendo dalla questione delle palline: “Fuori dal campo non parliamo delle palline e delle condizioni di gioco. Le palle sono sempre state un tema di discussione, specie tra tornei ravvicinati come Indian Wells e Miami, Pechino e Shanghai, Montecarlo, Barcellona, Madrid e Roma. Non si può cambiare durante il torneo, quindi dobbiamo adattarci, ma sarà un tema da affrontare“.
Sulla collaborazione tra Umberto Ferrara e Berrettini: “Ho visto Umberto Ferrara e Matteo Berrettini l’ultimo giorno a Montecarlo prima di partire. L’unica cosa che posso dire è che Umberto è un ottimo preparatore e sono sicuro che farà un grande lavoro insieme a Matteo“.
Sui progressi fatti in questi anni: “Non pensavo di arrivare a questo punto così velocemente, ho fatto progressi molto rapidi in questi anni. Sono contento di essere in questa posizione, il lavoro non finisce mai e quindi in futuro penso di essere un giocatore migliore. Sono tanti piccoli step: prima si vuol vincere un 250, poi entrare nei primi 10, poi in top 5. Sono molto contento dei progressi che sto facendo“.
Sul rapporto con Hurkacz: “Il mio rapporto con Hurkacz non è cambiato come non è cambiato con gli altri giocatori. Non sono tanti i giocatori con cui mi sento, ognuno di noi abbiamo i tre, quattro colleghi con cui si sente di più e con cui ha un rapporto da amico“.
Sulle gerarchie tra lui, Alcaraz, Zverev, Djokovic e Medvedev: “E’ molto difficile dire quali sono le categorie, le cose possono cambiare molto velocemente, basta una partita che magari ricomincia un altro ciclo in cui Daniil batte me e cambia tutto. Abbiamo visto in passato come i giocatori possono cambiare velocemente, ad alto livello i dettagli fanno la differenza. La situazione può cambiare in un attimo, il lavoro non finisce mai, ogni giorno dobbiamo imparare cose nuove e in tutti gli aspetti si può migliorare“.