I risultati maturati nel pomeriggio condannano invece all’eliminazione Elena Rybakina, che con due sconfitte all’attivo resta così fuori dai giochi
Soltanto tanti complimenti per averci provato e per non essersi mai arresa al punteggio e alla superiorità dell’avversaria, ma Jasmine Paolini è costretta a cedere il passo ad Aryna Sabalenka. La numero uno al mondo si impone sulla giocatrice toscana con il punteggio di 6-3, 7-5 in un’ora e mezza di gioco, in un match che ha sempre dato l’idea di poter portare a casa. Sabalenka è così la prima giocatrice a strappare il pass per la semifinale e lo fa da prima del girone, mentre per Paolini la sfida con Qinwen Zheng è un vero e proprio spareggio per decidere chi sarà la seconda giocatrice a qualificarsi.
Match complicato per la nostra Jasmine fin dai primi del match, con Sabalenka che fin dai primi scambi ha mostrato di avere un piano tattico ben preciso in mente: sfruttando la sua proverbiale capacità di accelerare ha tenuto l’azzurra sempre molto lontana dal campo, riuscendo così sempre a essere in controllo. Tra le tante qualità di Paolini la migliore è senza dubbio quella di non arrendersi mai, e nonostante i due break di svantaggio e il passivo di 0-4 è riuscita a ripartire e strappare per la prima volta il servizio alla bielorussa nel quinto gioco. Nonostante finisca in crescendo l’azzurra, il parziale viene comunque vinto da Sabalenka per 6-3 e si porta a un solo set dalla qualificazione.
In avvio di secondo parziale arriva però l’occasione che non ti aspetti per Paolini: un break nel secondo game che la fa salire 2-0, in un game dove la numero uno al mondo ha concesso qualcosina in termini di non forzati. Il vantaggio però dura poco e Sabalenka si riprende subito il break di svantaggio, passando addirittura a condurre nel corso del quinto gioco con un secondo break. La vera differenza in negativo per Paolini la fanno i colpi interlocutori, troppo lenti e che portano così la bielorussa a sentirsi libera di colpire con tutta l’aggressività che caratterizza il suo gioco. Il finale di partita è un insieme di rimpianti e di presa di coscienza per la numero uno d’Italia, che da un lato tenta di ribellarsi alla sconfitta realizzando il contro break sul 4-3 e poi però vanifica due set point sul 5-4. Sul momento decisivo Sabalenka ha fatto valere la maggiore esperienza e realizzando un parziale di dodici punti a tre va a chiudere il match e si prende le semifinali delle WTA Finals.