L’attenzione improvvisa sul fratello minore di Carlos Alcaraz preoccupa il campione

foto Ray Giubilo

A Riad, dove partecipa all’esibizione da Mille e una notte del Six Kings Slam – ieri ha superato Rune e questa sera se la vedrà con Nadal -, Alcaraz ha mostrato forse per la prima volta il suo lato fraterno, quello del “grande di famiglia” preoccupato per il clamore nato intorno a Jamie, il più piccolo della casata dopo Alvaro e Sergio.

Jamie, campioncino in erba, già vincitore del Rafa Nadal Tour e di un campionato nazionale a squadre nella categoria under 12, aveva nei giorni scorsi attirato l’attenzione di Boris Becker che, nel commentare un video in cui Alcaraz jr colpiva da fondocampo, aveva sottolineato l’impressionante somiglianza della sua esecuzione di diritto con quella del fratello maggiore.

Interrogato sulla questione, Carlos ha confessato un aneddoto curioso: la stima e l’ammirazione del fratello per lui sono tali da volergli assomigliare anche nel taglio di capelli.

“Ho saputo da mia madre, perché non passo molto tempo a casa, che ha chiesto al barbiere di fargli i miei stessi capelli. Lo trovo divertente e spassoso”, ha dichiarato.

Sull’aspetto tennistico, tuttavia, pur riconoscendo le sue qualità tennistiche, si è detto preoccupato che la parentela possa indirizzare troppo presto i riflettori su di lui, caricandolo di pressione, quando al momento è bene che continui a giocare e divertirsi, senza pensare al resto.

“Jamie gioca bene, non voglio mentire. Sta raggiungendo un ottimo livello. Ma onestamente c’è un sacco di gente in giro, un sacco di video e di account sui social media che dicono che sarà simile a suo fratello e a me non piace molto in questo senso. Vorrei solo che tutte le persone lo lasciassero in pace […] sono un po’ preoccupato per le persone che gli stanno intorno durante il torneo e che andranno a guardarlo perché è mio fratello e poi probabilmente si metterà sotto pressione”.

La passione di famiglia per il tennis è indubbia, e chissà che un domani non si possa assistere a uno scontro al vertice, come suggerisce lo stesso Carlos: “Vediamo come se la caverà. Di sicuro gli starò vicino. Ama il tennis e ogni volta che può va in campo, chiede a mio padre di andare a colpire qualche palla. Per me è fantastico che ami giocare a tennis e vediamo se migliorerà sempre di più e se un anno potrò giocare contro di lui”.