Il ceco prima del match con Nole: “I suoi consigli me li porto dietro, mi hanno fatto crescere tantissimo”

foto Paul Zimmer

Il primo quarto di finale a livello Masters 1000 di una lunga serie. Jakub Mensik ha superato Grigor Dimitrov agli ottavi di finale a Shanghai e si è regalato la possibilità di affrontare Novak Djokovic (“Pensavo fosse una bufala”, ha detto quando ha scoperto l’avversario”. Sarà un vero e proprio scontro tra due generazioni: da una parte il ceco, classe 2005, dall’altra il serbo, classe 1987. Quando nasceva Mensik, Djokovic era già in top 100 e aveva preso parte a tutti gli Slam.

Mensik ha rivelato di essere cresciuto anche grazie a Nole e al rapporto che ha avuto in chat con lui: “Non ha esitato a condividere le sue conoscenze e i suoi contatti per aiutarci. Novak ci ha aperto diverse porte per il futuro. Tutto quello che ha fatto lui, l’ho fatto io, come l’alimentazione, il recupero e il controllo del mio fisico. L’ho osservato, ho cercato di analizzare il suo funzionamento, come si riscalda, si allunga, recupera. Molti progressi che ho fatto sono stati possibili grazie a lui“.