Il papà del diciannovenne Hamad Madjedovic, recentemente intervistato da Sportal, ha raccontato quanto siano stati aiutati da Novak Djokovic, soprattutto dal punto di vista economico, nella crescita tennista della nuova promessa del tennis serbo
Hamad Medjedovic è il nuovo nome del tennis serbo: il diciannovenne di Novi Pazar, un mese fa, è stato in grado di ottenere uno straordinatio titolo nel Challenger 125 di Luedenscheid, peraltro partendo dalle qualificazioni. Il giovane tennista balcanico ha messo in fila successi di grande valore contro il tedesco Leopold Zima (6-1 6-0), Martin Krumich (6-3 6-0), Vitaliy Sachko (6-3 6-3), Filip Horansky (6-1 6-3), Marco Cecchinato (6-1 6-1), Nicolas Jarry (6-3 6-7 6-2) e Zhizhen Zhang (6-1 6-2), entrando di prepotenza tra i primi 300 giocatori del mondo. Medjedovic è, allora, finito sotto i riflettori e il padre Eldin non ha perso occasione per rivelare quanto Novak Djokovic sia stato importante, anche dal punto di vista economico, nella crescita tennista del giovane serbo. “Ricordo che ebbi una brillante conversazione con Novak – ha raccontato al media serbo Sportal –, era solo la seconda volta in assoluto che parlavamo e riflettemmo su cosa avrebbe potuto fare Hamad per migliorarsi. Nole mi presentò alcune idee e ricordo di avergli detto, in maniera sincera, che non erano cose che ci potevamo permettere come famiglia. Lui, come se non mi avesse ascoltato, proseguì presentandomi il piano che aveva in mente, poi mi disse che Hamad avrebbe solo dovuto lavorare duramenre, mentre lui avrebbe fatto il resto. Io rifiutai con garbo, non volevo assolutamente che Nole facesse tutto questo per mio figlio, ma lui non volle sentir ragione e mi disse: Che uomo sarei se non aiutassi i giovani meritevoli che hanno bisogno? Un giorno, quando Hamad avrà fatto successo, sarà lui a comportarsi, con altri ragazzi, come me in questo momento”.
Djokovic, poi, ha parlato di questo argomento con i giornalisti serbi durante lo scorso torneo di Wimbledon, ribadendo: “Il suo salto nelle classifiche significherà molto per il suo futuro. Ho tanti amici che sono bloccati in quella seconda fascia, quella dei Futures e dei Challenger, e non è affatto semplice fare quel passo in più per entrare nel circuito maggiore, ma Hamad ora è vicino all’ingresso nelle qualificazioni Slam. Merita tutto il successo che sta ottenendo, perché si sta allenando tantissimo e bene nell’ultimo anno e mezzo. Anche il suo approccio allo sport è migliorato a dismisura: ha cambiato la sua dieta, il modo di allenarsi e di recuperare le energie, l’atteggiamento in campo durante le partite. E, come gli ho detto tante volte, i risultati arriveranno se sarà paziente e se davverò farà di tutto per ottenerli. È molto cresciuto ultimamente e, considerando il suo stato fisico e il suo gioco, credo che entrerà presto tra i primi 100 del mondo. Semplicemente, tutti hanno bisogno di superare certe tappe, Hamad è guidato dalle persone giuste e sta andando benissimo fino a questo momento”.