Il tennista ligure non riesce a contrastare il gioco dell’americano, che risolve la pratica secondo turno in un’ora esatta di gioco

Foto Felice Calabrò

Era difficile pensare che questo Fabio Fognini, reduce dalla mini maratona contro Darderi, potesse impensierire Tommy Paul. Il verdetto del secondo turno del Masters 1000 di Shanghai non ha riservato sorprese, con l’americano che si è imposto con il punteggio di 6-1, 6-4 in un’ora esatta di gioco. Troppi gli errori non forzati commessi dal tennista ligure – 33 per l’esattezza, più del doppio rispetto a Paul – e solo il 35% di punti vinti con la seconda, numeri che portano inevitabilmente ai due break per set che ha realizzato l’americano.

Paul dal canto suo ha giocato un match autorevole, con una buonissima prestazione al servizio che ha visto piazzare 7 ace e portare a casa il 77% di punti con la prima in campo. Al prossimo turno troverà il vincente tra Rinderknech e Tabilo, nella porzione di tabellone che ha in Casper Ruud l’avversario più ostico in ottica ottavi di finale.