Il numero uno al mondo supera in due set il ceco dopo le vittorie in rimonta del primo e del secondo turno

Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner vola in semifinale al China Open, il torneo ATP 500 che si sta disputando sul cemento di Pechino, dove difende il titolo conquistato lo scorso anno in finale su Daniil Medvedev. Dopo le due vittorie sofferte su Nicolas Jarry e Roman Safiullin, che lo avevano visto prevalere solamente in rimonta, il numero uno al mondo ha sconfitto il ceco 37 ATP Jiri Lehecka con il punteggio di 6-2 7-6(6) dopo un’ora e 45 minuti di gioco. Per l’azzurro si tratta della quattordicesima vittoria consecutiva dalla sconfitta subita per mano di Andrey Rublev ai quarti di finale del Masters 1000 di Montreal: nel mezzo sono arrivati i trionfi di Cincinnati e agli US Open. Per un posto in finale, dove potrebbe profilarsi la sfida contro Carlos Alcaraz, Sinner affronterà il vincitore della sfida tra Andrey Rublev e Yunchaokete Bu.

Subito in discesa la partita di Sinner, che nel quarto game trova il break per portarsi avanti 3-1. Sembra tutta un’altra versione rispetto alle prime due uscite pechinesi quella del numero uno al mondo, che domina i propri turni di battuta e poi con un nuovo break manda in archivio il parziale d’apertura. La musica cambia leggermente nel secondo, quando Jannik inizia a commettere qualche errore di troppo tenendo in vita Lehecka, che dal canto sua tiene botta e resiste annullando anche una palla break nell’ottavo gioco per pareggiare i conti sul 4-4. L’unico vero momento di difficoltà della partita di Sinner arriva nell’undicesimo gioco, quando da 40-15 si fa raggiungere per la prima volta ai vantaggi. Con un doppio fallo concede anche la prima palla break del suo match, ma si salva con una prima vincente. Nello stesso game arriva un’altra chance per Lehecka, ma Sinner scaglia l’ace per annullarla e per salire, nonostante le fatiche, sul 6-5. Nel dodicesimo gioco, Sinner spreca una ghiotta occasione sul 15-30 per andare a match point e poi si complica la vita nel tie-break: deve infatti annullare due set point consecutivi, di cui uno in risposta, prima di riuscire a chiudere la partita.