L’azzurro riesce a vincere un match difficilissimo contro il talentuoso classe 2005 belga: Italia in vantaggio

Foto Brigitte Grassotti

Matteo Berrettini viene a capo di un match decisamente più difficile del previsto. A complicarlo ci ha pensato un fantastico Alexander Blockx che ha offerto una bellissima prestazione e si è messo in luce per il futuro, ma a portare avanti 1-0 l’Italia sul Belgio è il romano con il punteggio di 3-6 6-2 7-5 in due ore. Adesso Flavio Cobolli può regalarci la vittoria contro Zizou Bergs.

Berrettini parte piuttosto contratto, in risposta non prende l’iniziativa negli scambi e permette quindi al belga di entrare maggiormente con i piedi in campo e con il dritto è particolarmente incisivo. Nel quarto game quindi è l’azzurro ad avere un game negativo al servizio, mette poche prime e consente a Blockx di entrare e di spingere: così arriva il break che viene mantenuto molto bene dal classe 2005 e con coraggio e personalità si prende il primo parziale per 6-3.

Nel secondo set finalmente Berrettini ci mette più peso e presenza, fa sentire la sua palla a Blockx, avanza la posizione dei piedi e prende di più il comando degli scambi. Il break è giovane e arriva già nel quarto gioco per Matteo che indirizza il parziale e prova a caricare la Unipol Arena. Il romano non è poi intonso nei suoi turni di battuta, ma tiene comunque botta: il suo dritto risponde ai comandi e fa anche due prodezze nei pressi della rete. Il parziale l’azzurro se lo prende per 6-2 con un altro break nell’ottavo gioco: il belga sbaglia di più rispetto al primo set e mezzo.

Nel terzo set è subito Blockx ad avere una palla break, ma Berrettini si salva alla grande con un ace. Poi nei turni di risposta Matteo va sempre vicino al break, ha una chance sul 2-1, si ritrova 0-30 nel secondo gioco, va ai vantaggi sul 4-3, ma il belga ha sempre coraggio, mentre l’azzurro incappa sempre in qualche imperfezione e non mette sufficiente pesantezza. Alla fine Matteo il break lo trova nel dodicesimo gioco, avendo coraggio, tirando nell’ultimo scambio e chiudendo con il dritto lungolinea, esultando dopo due ore di grande fatica.