Le parole di Sara Errani e Andrea Vavassori in conferenza stampa dopo il successo nel doppio misto agli US Open
Sara Errani e Andrea Vavassori si sono incoronati campioni nel torneo di doppio misto agli US Open battendo Taylor Townsend e Donald Young con il punteggio di 7-6(0) 7-5.
In conferenza stampa gli azzurri hanno analizzato la partita: “Secondo me è stato importantissimo vincere il primo set – le parole di Vavassori -. Partire bene nel tie-break del primo parziale. Eravamo stati avanti di un break, poi il loro recupero e quel tie-break ci ha dato fiducia. Poi nel secondo eravamo via 4-1 e sapevamo che dovevamo tenere solo il servizio nostro e che sarebbe finita. Hanno risposto molto bene, ma siamo rimasti tranquilli. Sara mi dà una tranquillità incredibile e quando in campo sai di poter contare su una persona così sei molto fiducioso e sereno anche tu. È una persona fantastica e noi abbiamo bisogno di esempi del genere sia in campo che nella vita di tutti i giorni. So benissimo che lei è solidissima da dietro e credo la nostra fortuna sia il gran lavoro che facciamo nel pre-partita in maniera perfetta nel conoscere gli avversari e sapere cosa fanno. Loro non chiudevano gli spazi e ci davano il tempo di giocare. Quando Sara gioca il dritto pesante è dura per tutti. Poi facciamo sfide, giochini e tutto ci aiuta. Siamo qui anche grazie al match point annullato in maniera strepitosa da Sara contro Rogers con una volée che solo lei poteva fare“.
Errani ha poi aggiunto: “Io penso che Andrea sia una persona perfetta. Mi è piaciuto molto sia fuori che dentro al campo. Possiamo crescere tanto. Sicuramente a Wimbledon abbiamo perso una partita pazzesca e poi non abbiamo fatto partite insieme. Giocando si migliora tantissimo, sicuramente se avessimo giocato questo Slam delle Olimpiadi avremmo fatto ancor meglio. Giocare aiuta tanto, ma siamo migliorati tantissimo in queste poche partite fatte con schemi precisi che ci aiutano a sapere cosa fare. Sicuramente arrivare alle Finals con Jasmine è un obiettivo. Siamo focalizzati su questo. Dove va lei ci sono io in modo da poter giocare un doppio se c’è la possibilità. Poi molto dipende dai tornei di singolare. Dietro si stanno avvicinando e quindi dobbiamo provarci a giocare quei pochi tornei che rimangono. Jasmine è come Andrea: ho bisogno di giocare con qualcuno di cui mi fido qualunque cosa accada. È questo per me l’aspetto fondamentale ed è per questo che gioco con loro in doppio“.