Le parole rilasciate dal campione croato a “La Repubblica”, tra la stima per Jannik Sinner e le speranze di essere con Novak Djokovic agli US Open

Goran Ivanisevic ha partecipato da assoluto protagonista alla settimana del Plava Laguna Croatia Open Umag, torneo nel quale il Campo Centrale porta il suo nome. A mettere le mani sul titolo è stato Jannik Sinner, che battendo in finale Carlos Alcaraz con lo score di 6-7(5) 6-1 6-1, ha conquistato il suo sesto titolo in carriera.

In un’intervista rilasciata a La Repubblica, l’attuale allenatore di Novak Djokovic, ha espresso tutta la sua ammirazione per il tennista altoatesino: “Sono davvero un grande fan di Sinner, da quando era ragazzino. È umile, ha un talento immenso e sta crescendo a meraviglia. È il futuro del tennis e potrà vincere qualsiasi Slam. Anche contro Nole a Londra: ha giocato in maniera straordinaria i primi due set, ma ha sbagliato a cedere e indietreggiare nel terzo set. A Nole non puoi lasciare respiro. Devi finirlo subito“.

Poi, l’ex numero 2 del mondo si è lasciato andare ad un confronto con Matteo Berrettini: “Jannik sta migliorando molto il servizio, anche se ancora non posiziona le gambe nel modo giusto secondo me. Berrettini oggi serve meglio di lui. Da appassionato di tennis, preferisco Jannik, senza dubbio. Il suo tennis mi piace di più. Matteo è un grande, ha un ottimo servizio, i suoi slice sono efficaci, è bello da vedere. Ma secondo me Sinner sarà ancora meglio. Jannik ha risposta, dritto e rovescio eccezionali da fondo campo. Se va di più a rete e migliora le volee, è al top. Gli è mancato questo contro Djokovic“.

Ivanisevic ha poi parlato delle difficoltà al ritorno in campo di Novak Djokovic, dopo l’esclusione dagli Australian Open: “In quanto non vaccinato, Nole fino all’ultimo non sapeva dove gli sarebbe stato permesso di giocare. A Montecarlo non era pronto, a Belgrado ha esaurito la benzina in finale, a Parigi ha incontrato Nadal che stava meglio di lui. La rinascita vera è iniziata a Roma“.

Infine sugli US Open, dove Djokovic rischia di nuovo l’esclusione: “C’è sempre speranza, Novak farà di tutto per esserci, magari con un visto speciale. Ci sono però solo due settimane di tempo. E, personalmente, ho zero speranze sul fatto che Biden cambierà le regole prima che inizi il torneo. Per me sono tutte stupidaggini senza senso: se sei vaccinato ma positivo puoi entrare negli Stati Uniti. Se non sei vaccinato ma negativo, ti è vietato. C’è troppa politica nello sport“.