Il numero 1 del mondo dopo il successo contro O’Connell: “Le sconfitte di Alcaraz e Djokovic? Basta giocare leggermente peggio per perdere”

Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner si è qualificato in maniera piuttosto agevole agli ottavi di finale dello US Open 2024: splendida la prestazione al terzo turno contro Christopher O’Connell, non rischiando nulla e non concedendo nulla all’australiano. Ora si alzerà l’asticella e ci sarà la sfida contro Tommy Paul.

Sulle eliminazioni impreviste di Alcaraz e Djokovic: “Quanto accaduto dimostra che questo sport è imprevedibile. Ogni volta che si cala un po’ di livello, che sia mentale, tennistico o fisico, ha un impatto enorme sul risultato. Entrambi gli avversari contro cui hanno perso hanno giocato un tennis incredibile. E succede. Quindi mi limito a capire ciò che devo fare, come credo di aver fatto nell’ultimo periodo, e poi vedremo cosa riuscirò a fare

Sul prossimo turno contro Tommy Paul: “È migliorato molto nell’ultimo periodo. Sarà una sfida difficile. Gioca un ottimo tennis, soprattutto qui negli Stati Uniti, quindi sarà un match difficile per me. Ma spero di essere pronto a competere nel miglior modo possibile e non vedo l’ora, no? Queste partite sono molto emozionanti da giocare e sono felice di farne parte. Quindi vediamo“.

Sulla prova contro O’Connell: “Oggi ho avuto la sensazione di aver alzato il livello nelle ultime due partite. Mi sentivo meglio in campo e ho cercato di giocare con la giusta tattica, e ho eseguito in modo molto buono, e il risultato si è visto“.

Sul suo numero 1 e quello che deve fare per mantenerlo: “Se si vuole rimanere nella posizione in cui si è, bisogna già migliorare. Se si vuole migliorare anche la classifica e il modo di giocare, bisogna migliorare ancora di più. Ci sono sempre giocatori che si spingono al limite e che ti fanno capire dove devi migliorare. Penso che questa sia la parte migliore, perché, sai, tutto questo fa parte del processo che dobbiamo affrontare“.

Sui benefici di avere Darren Cahill come coach: “Sono migliorato dal punto di vista fisico. Ho migliorato molto il servizio in generale e in particolare la seconda palla. Quello che Darren mi dice sempre è sempre molto utile perché capisce la posizione in cui mi trovo e i problemi che ho avuto durante questo periodo ed è una persona comprensiva, e ti dà sicurezza. Mi trovo molto bene con lui e Simone, sono due allenatori diversi, ma che si rispettano e lavorano bene reciprocamente“.