Un primo set estremamente combattuto si risolve solo al tie-break in favore di Sinner, che poi comanda facilmente nel secondo. Titolo numero quindici della carriera, terzo nella categoria ‘1000’

Jannik Sinner conquista il Masters 1000 di Cincinnati! Il numero uno al mondo gioca una finale autorevole e si impone su Frances Tiafoe con il punteggio di 7-6(4), 6-2, maturato in poco più di un’ora e mezza di gioco. Per Sinner è il quinto titolo stagionale in altrettante finali disputate, il quindicesimo in carriera e il terzo nella categoria ‘1000’, dopo i trionfi a Toronto dello scorso anno e Miami all’inizio della stagione corrente. Partita c’è stata soltanto fino al tie-break del primo set, dove dopo averlo perso Tiafoe è progressivamente uscito dal match e ha lasciato totalmente il comando delle operazioni all’azzurro.

Pronti via e Sinner deve subito affrontare il primo momento di difficoltà, sotto 15-40 e prime due palle break: una prima ad uscire e un servizio al corpo per annullarle, prima di chiudere con il contropiede vincente e tenere il servizio. Tiafoe sembra essere sceso in campo nella sua versione più seria, consapevole dell’importanza di giocare per conquistare un ‘1000’ e appare dunque perfettamente centrato. Entrambi i giocatori in campo riescono a gestire la pressione nel migliore dei modi, prima Sinner annullando una palla break sul punteggio del 4-4 e poi Tiafoe nel game successivo andato a servire sotto di un game per salvare il set. Nel dodicesimo gioco arriva la prima palla break per Sinner – che è anche un set point – al termine di un interminabile scambio di 33 colpi. L’occasione non viene però sfruttata e così come accaduto ieri è ancora il tie-break a risolvere il primo set: nonostante Tiafoe abbia recuperato l’iniziale mini-break di svantaggio, nel momento che conta è l’altoatesino ad alzare la voce e portare a casa il primo set imponendosi per sette punti a quattro. Sostanziale equilibrio anche nelle statistiche al servizio con Sinner che realizza l’83% di punti contro il 76% dell’americano, con un +8 tra vincenti e non forzati per l’azzurro che alla fine fa la differenza nell’andamento del set.

Come spesso accade dopo un set estremamente combattuto, chi esce sconfitto subisce il contraccolpo psicologico ed infatti Tiafoe cede subito il servizio nel game d’apertura del secondo set: due palle corte non perfette e il primo doppio fallo del match condannano l’americano a inseguire in questo parziale. La spallata decisiva al match arriva nel corso del quinto gioco – il più lungo della partita con 18 punti – dove dopo aver mancato due palle break, Sinner gioca un gran dritto lungolinea e realizza così il secondo break che lo fa salire 4-1. Dopo un paio di game interlocutori, il tennista di San Candido va a servire per il titolo sul 5-2 con un solo punto concesso al servizio nel set e tre match point mancati in risposta nel game precedente: il tredicesimo ace della partita e una prima forte al centro portano Sinner a conquistare il terzo Masters 1000 della carriera, il titolo numero quindici complessivamente.