Una giornata non fortunata per gli italiani impegnati nel torneo scaligero, con l’eliminazioni di Andrea Pellegrino e Francesco Maestrelli
È una giornata negativa per i colori azzurri quella di giovedì agli Internazionali di Tennis Verona 2024. Andrea Pellegrino e Francesco Maestrelli si arrendono entrambi al terzo set, rispettivamente contro Max Hans Rehberg e Alvaro Guillen Meza, e terminano il loro percorso agli ottavi di finale del Atp Challenger Tour 100 scaligero. Due sconfitte amare, arrivate a sorpresa, nel momento in cui le racchette azzurre sembravano essere in controllo dei rispettivi match.
Pellegrino, il più grande nemico è la continuità
Un blocco mentale, una continuità che non riesce proprio ad arrivare. La top 100 rimane ancora un tabù per Andrea Pellegrino, che a partita praticamente conclusa, si scioglie come neve al sole e crolla sotto i colpi del 20enne tedesco Rehberg. Pelle non sfrutta quattro match point nel secondo set, si innervosisce ed esce totalmente dal match, a riprova che il tennis è lo sport del diavolo. Il nativo di Monaco di Baviera resta attaccato alla partita, resiste alla furia dell’italiano e con un parziale di 11 giochi a uno ribalta l’incontro, chiudendo 3-6 7-5 6-1.
“Quello che mi manca è la continuità nei risultati. Mi capita spesso di alternare settimane molto positive ad altre in cui esco ai primi turni. Per entrare in Top 100 serve mantenere sempre un certo livello per tutto l’anno” spiega il 26enne di Bisceglie.
Una questione puramente mentale. Pellegrino non è vittima della competizione con i rampanti talenti del tennis italiano, ma di vuoti inspiegabili che condizionano le sue prestazioni. E di una maturità tennistica che, a 26 anni, tarda ancora ad arrivare. “La maggior parte dei ragazzi che stanno ottenendo grandi risultati è più giovane di me. Fino a qualche anno fa questo mi condizionava di più. Oggi invece sono totalmente concentrato su me stesso, penso al mio percorso. Personalmente non la vivo come una competizione. Cerco di vivere il tennis nella maniera migliore possibile. Sono tanti anni che sono nel circuito e che faccio questa vita, e un po’ inizio a stancarmi”.
Svanisce agli ottavi il sogno di Francesco Maestrelli di bissare il successo del 2022 in terra veronese. Il 21enne pisano, dopo la bella vittoria al primo turno contro la testa di serie numero 1 Pedro Cachin, non riesce a mantenere la stessa regolarità di gioco contro il coetaneo Alvaro Guillen Meza. L’ecuadoregno si impone 6-4 3-6 6-3 in quasi tre ore, in un match che ha cambiato spesso padrone.
Colpaccio Gaubas! Eliminato Gasquet e quarti di finale conquistati
“Surprise à Vérone”. Questo potrebbe essere il titolo di un qualsiasi quotidiano francese dopo aver assistito all’impresa di Vilius Gaubas. Il 19enne lituano, approdato nel circuito Challenger un paio di mesi fa, piazza il colpo di giornata agli Internazionali di Tennis Verona 2024, battendo in un match thriller l’ex numero 7 transalpino Richard Gasquet. Finisce 7-6(3) 4-6 7-6(6) la battaglia di 3 ore e 26 minuti sulla Volvo Arena, con il Next Gen di Šiauliai che ha dato l’impressione di poter presto far parlare di sé.
Ai quarti c’è uno specialista della terra come Hugo Dellien. “Sarà un match duro fisicamente, perché lui è un giocatore che gioca ad alta intensità. Abbiamo già giocato quest’anno (a Roma) e quindi so come affrontarlo. Sarà comunque un match molto difficile”.
Il Panter di Trinidad: Dellien sta ritrovando fiducia e risultati
Da Trinidad a Verona, direzione quarti di finale. Tra i migliori otto degli Internazionali di Tennis Verona c’è anche Hugo Dellien. Il boliviano rimpolpa ulteriormente la già nutrita squadra sudamericana ai quarti, battendo 7-6(2) 6-3 un Filip Krajinovic distante anni luce dai tempi migliori.
Reduce dal titolo conquistato a Iasi, in Romania, quindici giorni fa, il sudamericano sembrerebbe aver ritrovato quel livello che l’ha portato fino alla 64esima posizione del ranking Atp. “La vittoria a Iasi per me è stata molto speciale, perché venivo da un periodo in cui non stavo giocando molto bene. Adesso sono ai quarti di finale di questo torneo. Ho giocato due partite molto dure contro Travaglia e quella di oggi. Domani mi aspetta un’altra battaglia. Penso passo dopo passo. Vediamo come andrà”.
Un giocatore che rappresenta bene il movimento boliviano: fisico minuto, carnagione olivastra, tanto da ricevere dagli amici l’appellativo di “Panter”. E il boliviano ci ha raccontato le origini di questo soprannome. “Io gioco molto ai videogiochi e il mio nickname è sempre Panter, perché la pantera è nera come la mia carnagione. Da quel momento è rimasto questo soprannome e tutti i miei amici mi chiamano così”.
Annunciato, infine, l’ordine di gioco dei quarti di finale di venerdì. Federico Arnaboldi, unico azzurro rimasto in tabellone, apre la giornata alle 13 sulla Volvo Arena contro Gonzalo Bueno. A seguire la sfida tra Rehberg e Guillen Meza. Non prima delle 18 scenderanno in campo Basilashvili e De Jong, mentre l’ultimo match di giornata vedrà impegnati per l’appunto Hugo Dellien e la sorpresa Gaubas.