La giocatrice ucraina dopo il passaggio ai quarti di finale a Wimbledon: “Mi sento in colpa per sentirmi bene, spero di aver portato una piccola luce”

Foto Ray Giubilo

Sono giorni difficili per l’Ucraina dopo il nuovo attacco missilistico ricevuto da Mosca che ha portato sinora a un totale di 41 morti. Giorni complicati da gestire per Elina Svitolina: l’ucraina si è qualificata per i quarti di finale a Wimbledon dopo la vittoria su Wang in due set. Le sue dichiarazioni sono subito rivolte verso il suo popolo e i suoi connazionali: “È stato davvero difficile per me essere qui e fare qualsiasi cosa. Volevo solo essere nella mia stanza, essere racchiusa nelle mie emozioni. Quando hai queste giornate tristi non vuoi fare nulla, è stato questo tipo di giornata per me“.

Per molti ucraini, questa sensazione sarà condivisa con me. Ci sentiamo in colpa perché siamo felici o ci sentiamo bene. Non solo perché sono ai quarti di finale di un Grande Slam, ma per tutto. Vai (in vacanza), ti senti in colpa perché non sei in Ucraina. Molte persone non possono lasciare il paese. Molte persone sono in guerra. Molte persone stanno combattendo, difendendo le nostre linee del fronte”. Una situazione difficile per tutto il popolo ucraino, testimoniata dalle parole di un’atleta che sta cercando di fare il massimo, di dare tutto nonostante le difficoltà all’esterno.